giovedì 21 maggio 2020

Come Ruota?

Stavo pensando alla Ruota cacchio ma come faranno ingressi contingentati anche lì distanziamento un casino e come fanno... per me non la montano! Comunque: ora è stato inaugurato il nuovo percorso pedonale sul molo di destra ed esercenti della zona si apprestano per le norme anticovid ad "occupy paleda" diciamo così, giustamente perché l'economia ora necessita di spazio, occorrerebbe essere in Argentina per tanto spazio servirebbe per mantenere le distanze, che virus o non virus è sempre buona pratica, anche in senso figurato. Ebbene io sono uno di quelli che considera la retorica attorno alla palata una fake. Ossia "luogo dell'anima", "luogo identitario" e simili, tipici del lessico gnassese. La palata anzitutto è recente, nel senso che non esisteva il giro in bici o la passeggiata per il semplice motivo che non c'era, basti guardare dov'è il faro c.d. "bianco" che è del XVIII secolo per capire dov'era il porto al tempo se il faro era lì. La palata o palizzata come si sa è stata realizzata inizialmente con massi e pali per il noto problema dell'insabbiamento del porto quindi si andò a "prendere" il mare e l'attracco sempre più al largo, una cosa arcinota. Certamente è un luogo suggestivo come tutti i porti, ma nella maniera la pià assoluta come si può ben capire il porto era luogo per pescatori non per runners, passeggiatori, ciclisti malinconici etc. E tale per me sarebbe dovuto rimanere e non inglobarlo snaturandolo e umiliando la dimensione marinaresca di Rimini a luogo di movida ossia quanto di meno attinente a un'area portuale. Ancora nei 70's - 80's mantenva questa dimensione con i collegamenti marittimi con la ex Jugoslavia, le motonavi turistiche, i pescherecci ovviamente, unica eccezione il Ristorante Laura che ti serviva il pesce appena preso con la rete; e si visitava per una passeggiata la mattina gente di fuori di domenica come tutti sanno e ricordano o i tipi da radiolina-calcio nel pomeriggio. Pertanto "incoraggiarne" la vocazione forzata alla movida giovanile, alla passeggiata di massa è per me un non-sense. Eppure si continua su questa strada, una cosa che vedi soltanto a Rimini tal che per me mortifichi il porto peschereccio, se mi spiego. Non possono convivere persone che passeggiano... piccoli Strehler pensierosi e... "carichi sospesi", "procedere lentamente", "pericolo di morte!": o l'una o l'altra e il porto c'era prima. Poi se sta bene ai portuali di essere fagocitati nulla da dire, ma attenzione: se spariscono i portuali poi la zona perde la sua dimensione magica, "l'odore d'olio e mare" e diventa un luogo come tanti una passeggiata sul mare per chi abbia voglia di camminare, vedremo; comunque anzitutto stabiliamo una volta per tutte che "paleda" luogo identitario e puttanate simili è acquisizione relativamente recente, prima era il "molo", il "porto"!
 In foto vedesi il PORTO come si presentava nei 70's dal mio archivio personale.
 A. S.