mercoledì 6 maggio 2020

In Malafede

Il piatto in cui non ho nemmeno consumato la colazione. Mi riferisco al grillismo. Li ho frequentati spinto dalla insaziabile curiosità di vedere cosa contenesse un movimento che sembrava raccogliere tutte le istanze e la rabbia  dei cittadini. Era così dall'esterno, magari in P.zza S.Giovanni a Roma, stracolma di gente che avrebbe poi votato con fiducia. Da dentro, pur avendo vissuto la fase intermedia, ti accorgevi che vi erano lacune misteriose, ma volute. Un capo supremo infallibile, un vangelo pubblicato sul blog da seguire e scelte umane da rabbrividire. Inutile prenderla larga: esperimento politico fallito. Rimane il grosso regalo al Pd. Quanto vale sul mercato? Non lo dirà mai nessuno. Tra i resti da smaltire, c'è un certo Bonafede. Uno dei tanti travaglini della giustizia. Se parlate con operatori ed avvocati ti racconteranno, sottovoce, la situazione del più delicato comparto costituzionale. Del processo, quando va bene, conosci l'inizio. Il virus ha compiuto anche in quelle aule un massacro. E' vero che la clausura ha diminuito i reati ma quelli commessi sarebbero da giudicare. Nell'ambito civile poi.. Troppo lunga per parlare di Bonafede, altro avvocatuccio arrivato al sole della notorietà, ma licenziabile senza problemi. Travaglio svolge la funzione dello Zingaretti a cinque stelle. Ride meno. Un giustiziere della notte. Difficile pubblicare prima degli altri avvisi di garanzia contro il regime che appoggi spudoratamente. Noi vecchietti moriamo tranquillamente anche in Riviera e sui Colli, mentre il Cavaliere all'estero, è diventato amico di voto. Il Fatto non può scatenare l'ira di Scalzi contro il suo governo. I reati "avvisati" una volta, sono oggi prescritti. Non possono accadere. Rimini docet semper. E' scoppiata la lite tra i due "amici" di merende giudiziarie. Il piccolo insignificante ministro ha litigato con il Nume. Si stanno accusando reciprocamente. All'ombra di una sfacciata, insopportabile propaganda, contiana-piddina-grillina-vaticana, il ministro della giustizia che c'è, dovrebbe chiarire i fatti. In un paese anche anormale, la vicenda finirebbe con un pullman di dimissionari. Cosa pensate voi cari lettori in giro per piazze, città, parchi. giardini, non sulla spiaggia, runners felici e contenti dei sussidi? Finirà a tarallucci Quotidiani? Bonafede è rimasto stritolato nell’ingranaggio costruito perfettamente dalla cultura giustizialista. Primum sospettare, poi accusare. Di Matteo era un guru del settore. Travaglio un fan. Non rievoco i dettagli, li potete trovare nella spazzatura giornalistica indifferenziata. Dovevano rivoltare l'Italia come un calzino. Noi gireremo scalzi ed affamati, voi vi siete fermati al saldo, con qualche immobile di pregio. Aspettiamo il prossimo movimento. 
PS A Rimini i defunti superano i contagi. Un caso o..?