venerdì 29 maggio 2020

Le Fragole della Bellanova

Ovvero i tormenti della riabilitazione. Non posso accusare Giuseppi della mia prigionia, mi sono incatenato da solo, come l'amico Pierfrancesco contro l'antenna di Ermeti. Non è una bella figura per lo Strategico. Immobile o quasi, devo subire il trattamento politico obbligatorio, riservato agli italiani. Una sofferenza peggiore del tendine rotto. Dal mio lettino in sala, davanti al plotone d'esecuzione della Rai, soffro come ogni oppositore seriale, disattivato dal voto. Ci hanno imprigionato senza l'obbligatoria ora d'aria. Sono assembramenti elettorali da stroncare. Il nostro Principe, inventore delle movide di massa sulla Palata e copiatore delle Notti Rosa da sballo, si trasforma, come spesso gli accade, nel difensore del carcere ideologico. Tra le torture da schermo, la peggiore è Agorà, condotto da una coppia di piddini schierati come la Gruber, rifatta, Usano sperimentate modalità, una volta definite sovietiche. Nessuno spazio per il nemico. Il Wanted Salvini è la missione della rete. Tutto serve per impaginare una accusa. Chi non la pensa come loro, anche se in crescente maggioranza, viene cancellato, spesso deriso. Il perfetto trattamento della democrazia dei Zingaretti votati dai Palomara. Si dovrebbero dimettere solo per questo. Troppo chiedere un alto intervento. Vanno avanti da quattro mesi per 24 ore. Iniziano molto presto, spargono per primi i germi della verità. L'ultimo "pistolino" quasi scarico, promesso dall'europa, viene sbandierato come uno strumento siffrediano di penetrazione nel debito accumulato. I grillini sono coreografiche presenze, macchiette governative, estratte dalla piattaforma del comico, anche lui beneficiato (sembra) dal magistrato ombra. Il clou lo hanno raggiunto questa mattina, 29 maggio, con le spiagge ancora da completare. Hanno intervistato la Bellanova. Uno spettacolo. Ha parlato, naturalmente dei 600 mila migranti (?) condonati. Il conduttore le ha fornito subito la domanda concordata. Perchè verdura e frutta sono aumentate più del caffè? La sindacalista beneficiaria anche di una liquidazione sindacale, alla faccia degli iscritti, ha risposto che la colpa è della mancanza di mano d'opera, causa intercettazioni giudici e politici che davano ragione a Salvini. Però non lo doveva sapere nessuno. Ha puntato dito e rossetto, contro le fragole che vengono fatte marcire nei campi in assenza dei caporali. Mi riabiliterò, farò di tutto per essere presente alle manifestazioni democratiche contro questo regime. Stanno uccidendo il paese e la mia città. La spiaggia, bene comune, è il teatro più disgustoso. Una battaglia tra privilegiati. Doveva essere pronta, anche se deserta, per dimostrare che il guadagno facile non è tutto. Un esempio coraggioso per gli altri che non avranno nemmeno la speranza di un futuro cancellato. Invece di fare la guida turistica a due tugnini di passaggio, dovrebbe iniziare, nell'ultimo miglio regnante, a fare il sindaco di tutti.
PS Repubblica riesce a scrivere ancora: Salvini attacca i giudici