martedì 5 maggio 2020

CS Cst Uil Rimini

LETTERA APERTA AL COMUNE DI RIMINI
Oggetto: installazione antenna telefonia mobile a Viserba. 
Gli interessi economici prima della salute pubblica. Siamo venuti a conoscenza, da un nostro concittadino, dell’installazione di un’antenna di telefonia mobile di proprietà della compagnia ILIAD, in un terreno privato in via Baroni a Viserba. Si tratta di una struttura di un’altezza di circa 30 mt, che oltre essere in prossimità delle abitazioni si trova a poca distanza da un asilo, un centro anziani, una parrocchia e parchi frequentati da bambini. L’inizio dei lavori ha gettato nel panico gli abitanti della zona, che si sono visti trasformare una tranquilla area verde, in un luogo altamente pericoloso che trasmette in alta frequenza segnali telefonici e dati. Un traliccio a pochissimi metri da abitazioni dove vivono almeno 30 bambini con le rispettive famiglie, installato in un punto strategico sia a livello di passaggio pedonale che di mezzi, dove ogni giorno centinaia di ragazzi e di bambini percorrono la pista ciclo-pedonale, situata a ridosso del futuro ripetitore, per recarsi/tornare dalla scuola poco distante e, nelle ore di svago, frequentare gli adiacenti parchi giochi. Gli interessi economici prima della salute pubblica. È scientificamente dimostrato che i campi elettromagnetici interagiscono con i tessuti biologici. L'interazione è tanto più elevata quanto più ci si trova vicini alla sorgente e varia in base alla frequenza. Il principale effetto dei campi elettromagnetici, soprattutto quelli a radiofrequenza, sul corpo umano è il riscaldamento: lo stesso principio sfruttato nei forni a microonde per riscaldare i cibi. Di fronte a tale affermazione e a studi epidemiologici di importanti Istituti, vedi Ramazzini di Bologna, che indicano un pericolo di insorgenza di tumori a seguito di una costante esposizione alle onde elettromagnetiche ci chiediamo: come sia possibile autorizzare l’installazione di un’antenna di telefonia mobile ad alta frequenza all’interno di un centro abitato densamente popolato e fiorente di attività, molte delle quali dedicate ai bambini. Siamo a conoscenza delle precisazioni dell’amministrazione comunale rispetto alla citata installazione di antenna telefonica, che hanno reso noto il percorso alla fine del quale si è concretizzata l’attuale localizzazione del progetto, che a quanto pare ha rispettato l’iter previsto ottenendo tutte le dovute autorizzazioni a partire da quelle di Arpae. Ci stupisce il fatto che siano state date tali autorizzazioni, compresa quella del SUAP, che comprendono la verifica della compatibilità urbanistica ed ambientale, nonchè i dovuti riscontri che le citate installazioni non interessino “aree sensibili” cioè zone prossime a strutture sanitarie, assistenziali e scolastiche. Rileviamo che la richiesta di ILIAD comprende altre cinque installazioni e attivazioni all’interno del territorio riminese, confidiamo che l’amministrazione comunale, prima di autorizzare tale istanza, dia priorità ai diritti di salute e sicurezza dei propri cittadini. Infine, da non sottovalutare il danno economico subito dalle famiglie residenti rispetto la svalutazione degli immobili di proprietà, molti dei quali interessati da onerosi mutui. Chi vorrebbe comprare una casa con vista antenna telefonica che trasmette alta frequenza. Pertanto siamo a chiedere, a tutela della salute di tutti i cittadini: la revoca dell’autorizzazione concessa a Viserba poiché interessante un’area sensibile e che le autorizzazioni a tali installazioni, in futuro, non devono assolutamente essere concesse se interessano spazi all’interno di “aree sensibili” nonché luoghi ad alta frequentazione e densamente popolati con importanti attività dedicate ai bambini. Ricordiamo, in materia di ambiente e di salute pubblica, la necessità di intervenire prima che la scienza dimostri con certezza gli effetti nocivi provocati dall’inquinamento elettromagnetico, affinchè non si ripeta il ritardo nella scoperta degli effetti dannosi alla salute così come è accaduto per l’amianto ed il benzene. Confidiamo a quanto dichiarato dall’amministrazione comunale, che valuterà le osservazioni dei cittadini ed insieme ad ARPAE continuerà nell’attività di vigilanza e monitoraggio, auspichiamo una soluzione a favore dei residenti di Viserba e che tali situazioni non abbiano a ripetersi. Sosteniamo con forza la raccolta di firme che stanno effettuando i cittadini di Viserba
 IL SEGRETARIO GENERALE CST UIL RIMINI
 Giuseppina Morolli