domenica 24 maggio 2020

La donna che visse due volte

Come si è letto sulla stampa locale, La Donna Che Visse Due Volte a dar retta al suo nome, Renata Tosi, anche nel senso della longevità della sua carica, sindaco di Riccione, assistita dal suo attendente in campo diciamo, On.le Elena Raffaelli, è riuscita a co-a-gulare attorno alla sua ormai indiscussa leadership in Riviera gli altri sindaci della provincia, di destra e di sinistra sedicente, per indirizzare una lettera al presidente della giunta regionale. Ciò alcuni giorni addietro. Nella lettera, procedura inusuale, si richiedeva autonomia decisionale alla Regione per i comuni costieri ad altissima vocazione turistica guidati evidentemente da Riccione che si esaurisce quasi nel Turismo nonché è cittadina blasonata a livello italiano, europeo, nell'area del Mediterraneo per vacanze vip, storicamente al pari e più di altre che essendo sovente solo spiagge o isolotti vantano forse turisti vip più noti ma dai numeri piccolissimi considerato che Riccione è cittadina a tutti gli effetti e non mera località come dire con rispetto parlando Milano Marittima frazione di Cervia piuttosto che la blasonatissima ma minuscola come numeri Capri piuttosto che località vip della Sardegna. Ciò anche alla luce della gaffe di Bonaccini che avendo impedito l'allestimento della spiaggia per ragioni sue imperscrutabili (!) quando era ora, ossia c'erano le temperature giuste per lavori di fatica (ora praticamente siamo al sole di luglio dal punto di vista astronomico) per citare solo un aspetto, ha cas-trato i poveri bagnini che si sono messi al lavoro con almeno 1,5 mesi di ritardo. Questo è potuto accadere sostanzialmente per ignoranza, nel senso letterale, ossia Bonaccini essendo uomo di pianura non ha la più pallida idea di cosa significa allestire una zona spiaggia c.d. , per altro non so se sia vero, relata refero, egli ha origini contadine quindi quanto di più lontano da spiaggia e mare soprattutto. Per inciso, l'aspetto dell'incompetenza di persone sbagliate nel posto sbagliato è stato sollevato più volte in questa emergenza Covid specie per i c.d. "tecnici".. Quale sia stato l'esito della missiva non sappiamo, sappiamo che poco dopo, il braccio destro di Bonaccini, ossia l'assessore regionale al turismo Corsini, ha permesso, "noi consentiamo", ha permesso di anticipare di un paio di giorni a riapertura della spiaggia. Soltanto che accade che i bagnini non siano preparati, affermano, e questo è comprensibile con un ritardo sulla tabella di marcia di mesi la spiaggia è molto indietro come preparazione se la confrontiamo con lo stesso periodo 2019. Comunque. a parte questi aspetti contingenti la "ciccia" della questione è che i comuni costieri chiedono di autodeterminarsi per questioni inerenti il turismo balneare e che a Bologna non possano e non debbano più decidere date e quant'altro in ordine alla stagione balneare e a questo appello come detto si sono uniti anche una "fronda" di sindaci area Pd & Alleati ossia Gennari, Piccioni etc., in certo senso rivoltandosi e battendo i pugni sul tavolo contro il loro leader regionale, una richiesta alla quale neppure lo stesso Gnassi che con Bonaccini è pappa e ciccia si è sottratto visti i grossi, grossissimi casini che la totale estraneità ai temi del turismo balneare del presidente-giunta ci ha causato come località turistiche. Questo è quanto per sommi capi per quello che è dato capire e sapere, cosa avverrà e la lettera resterà letteralmente lettera morta ovvero le richieste del cartello dei sindaci balneari saranno accolte non sappiamo, per intanto il danno è stato fatto, speriamo almeno che questo precedente serva alla causa sopraddetta o sia che finalmente le questioni del turismo balneare si trattino in Riviera e non nella pianura del Reno.
 In foto vedesi al centro il sindaco Dr.ssa Tosi e alla sua destra la deputata Raffaelli in foto di gruppo. 
M.A.