Quindi dicevo: durante questi bagni di folla extra-estivi come il Wellness in
Fiera, un evento mastodontico, la città mostra tutti i suoi limiti per quanto
riguarda circolazione e trasporto pubblico. La "navette", i "parcheggi
scambiatori", la mobilità dolce sono fuffa, qui e quasi ovunque le persone
amano spostarsi comodamente su mezzi a motore, anche il popolo del fitness.
Rimini, città di provincia, cresce col trasporto privato fino ad arrivare a 1
persona adulta= 1 automobile. Non avendo nè quattrini (perchè il capolugo si
mangia tutto, vedi progetto bolognese Civis), nè uno sviluppo verticale è
ovviamente impensabile una metropolitana. Risultato: gli abitanti si spostano
in auto e i turisti/fieristi/congressisti si dividono fra auto e mezzi pubblici
e qui casca l'asino della nostra arretratezza abissale in materia rispetto alle
metropoli e alle capitali, con le quali dovremmo competere in materia di
turismo, congressi e fiere. Ieri esempio Start, azienda di totale proprietà
pubblica e che ha l'onere di fare da spalla alle nostre grandi ambizioni di
capitale turistica causa manifestazione lungomare Torre Pedrera, senza avvisi
di sorta nè in stazione, nè alle fermate, con il Welleess in corso, motu
proprio, senza alcuna sinergia con Fiera o Amministrazione ha deviato i mezzi
del lungomare di ponente sulla Statale 16, con centinaia di... "amanti della
forma fisica" alle fermate ad aspettare per ore un mezzo che non sarebbe mai
passato. E per tutta l'estate sarà così: mezzi vecchi e inquinanti, personale
non all'altezza perchè non assunto per merito, ritardi ecc. Chiedo dunque come
mai il consiglio comunale, la giunta riminese si disinteressa totalmente di una
azienda di cui è azionista di maggioranza e che tanta importanza ha per il
turismo e inoltre: perchè non si prende di petto la questione che ci zavorra
rispetto alle nostre ambizioni e delude e meraviglia chiunque venga qui da una
città con un trasporto pubblico efficiente e una viabilità accettabile sia
Milano o Barcellona... o Friburgo?
Cordialmente,
Dott. Alex Zobeta