domenica 1 giugno 2014

La Moda alla..Gnassi

Gnassi è vintage, oggetto di culto, nato con la moda, la rappresenta in politica, quella a lui più adatta..alla moda. Si tratti di una giacca, una bicicletta alternativa, meglio se griffata o l'uso delle parole. Iniziò con la Palestina, andò avanti fino quando stufò perfino Hammas, è passato dalla fuffa veltroniana, ai gufi perdenti del nuovo punto di riferimento..della moda. Un continuo scopiazzamento al quale aggiunge, occorre riconoscerlo particolari tipici ed estetici della sua personalità. Ad esempio la bestemmia è dettata dalla precisa volontà di stupire. Figuriamoci se mi posso scandalizzare, in particolari momenti scivolano i freni inibitori, ti si guasta il trucco e ti scappa l'ingiuria. Sono peccati veniali subito emendati con una rata di mutuo al Seminario, per molto meno ti concedono indulgenze. Faccio fatica e dovrebbe essere sentimento comune, perdonare il saccheggio urbanistico di via della Fiera, quanti Dio Bo..vale? Sta sempre con chi vince, il cambio del cavallo è da pony express. La parte migliore della sua rappresentazione scenica in una Città con tre teatri sempre vuoti ed uno enorme da costruire, è però rappresentata dalle slide o figurine urbanistiche. In tre anni ne ha proiettate alcune centinaia. Mai accompagnate da uno strumento che ne possa garantire la realizzazione. Promesse, inviti, impegni. Non dico più niente mi sembra la stessa coreografia di Renzi e poi... Sta rivisitando uno dopo l'altro una serie di progetti senza alcun fondamento, nel senso che non sono supportati dalla minima sostanza legislativa. E' partito con il botto della famosa Delibera Ammazza tutto il Cemento che non sia di Cagnoni, poi i viaggi alla Marco Polo ad intercettare i cinesi, poi il Ponte di Tiberio che non ha mai goduto di tanti pericoli dal momento che lo si vuole sostituire con quello chiamato Andrea. Il Lungomare del Consorzio Paesani, la Piscina Waldorf, i bagnini di Torre Pedrera, per finire con l'attentato al Garden rappresentato da una vasca piena di cloro ed debiti con condomini e Carta Conad.  La continuità della discontinuità, caratteristica importante che secondo il suo scenografo personale lo farebbe assomigliare al Grande Renzi. Ha usato il partito secondo le sue convenienze, il caso più eclatante è stato sui mattoni, la sua allergia al cemento è arrivata dopo l'elezione a Sindaco. Dieci (sic) anni da consigliere regionale, qualche annetto a fare l'assessore, un breve passaggio come segretario federale, di per se non certo reati neanche come li ha interpretati. Però nessuno ricorda il peccato originale, peggio della bestemmia consiliare: ha approvato come consigliere comunale, a 11 anni credo, il Prg di Chicchi e Gambini i suoi dioscuri ed insegnanti elementari. Ricordo del Gnassi d'antan, solo le dita vittoriose quando venne inaugurato il Turquoise ed un silenzio assordante quando i suoi compagni, con la scusa di uno Stadio, volevano fare tre mila appartamenti. 
P.S.
Avviso i naviganti a vista del consiglio che tra poco occorre salvare l'Agenzia della Mobilità della nipote. Mi lancio in una facile profezia: vuoi vedere che occorre un'altra variante per il Deposito in via Coletti?