mercoledì 12 novembre 2014

Chi viene a cena?

La Prima Cena di Renzi è stata apparecchiata con una novantina di tavoli da dieci posti. Fanno un milione considerando le mance. E' stata l'apoteosi dei selfie come per i nostri eroi pentastellati a Bruxelles. Belli e fighi, bella serata, tutti in uniforme, abiti in tinte comprese fra blu prussia e blu zaffiro, scarpe nere, cravatte perfette. La presenza del repubblicano conservatore James Pallotta, come dire più a destra di Gasparri, faceva il pari con tutti e quattro gli immobiliaristi rimasti che si erano rianimati con la vergogna mattonara chiamata SbloccaItalia ed i Condhotel di Gambini. A proposito agli amici di Rimini 2.0 vorrei fare notare un piccolo (?) miscuglio di interessi personali con quelli sacrosanti del magnifico blog. Il bel Sergio leggermente fatty, sponsorizza la porcata ambientale piddina per "risolvere" la sua vecchia questione golfistica in quella cittadina vittima delle aggressioni urbanistiche chiamata S.Giovanni in Funelli. I Condhotel sono la variante alla riminese per trasformare gli alberghi fuori mercato. Una variante indecente, perfino stupida in un mercato morente. Solo i disperati possono evocarla per risolvere i loro problemi. Ufficialmente sono un centinaio gli alberghi che hanno chiuso. In realtà molti, molti di più. La soluzione è trasformarli in finti appartamenti? I responsabili del disastro turistico diventano pietosi medici al nostro capezzale? Fanno le vestali dell'ambiente e poi rilasciano una variante per Cagnoni con il permesso di saturare un intero quartiere con Conad ed appartamenti? Parmigiana di melanzane e sui ravioli cacio e pepe e filettino con spinaci e mandorle, questo il menù a modico prezzo. Penso a cosa sarebbe successo se Grillo&C avessero avuto la stessa idea o peggio cosa ..pensano le migliaia di attivisti che hanno concesso il loro gratuito lavoro per le Feste dell'Unità. Credo che una platea così addomesticata come i comunisti del post sia davvero difficile trovarla. Hanno/abbiamo bevuto di tutto. Ma ingurcitare la medicina democristiana senza nemmeno un piccolo rigurgito non me lo sarei aspettato. Perfino la Camusso si è sentita (leggermente) male. Il 23 novembre si svolgono le elezioni meno sentite della ex gloriosa regione emiliano-romagnola. Occorre riconoscere che si va a votare dopo le costrette dimissioni del potentissimo Errani, provocate dal nostro Renzi... Gioenzo, l'eterno rappresentante della destra riminese che non si è arresa all'inciucio in salsa fieristica e congressuale. Una piccola minoranza, rispetto ai Lombardi e Piva dagli scontrini dubbi. Dovrei concludere parlando del M5S. Io lo voto,  molto meno convinto e sicuro dell'utilità ma non ho trovato un parcheggio migliore. Spero che le piccole novità politiche diventino una realtà convincente e che l'invenzione di Beppe si trasformi in una forza capace di disintegrare l'inciucio di Stato e Governo. Ottimista ed ingenuo? Disperato.