venerdì 14 novembre 2014

Obbedienti

Che il sistema della stampa italiano sia completamente allineato ai detentori del potere è cosa risaputa. Anche i giornali (apparentemente) critici, in pratica uno solo: “Il Fatto Quotidiano”, sulla questione ucraina seguono con assoluta fedeltà la tesi ufficiale. Anzi direi che su questo punto sono più realisti del re, sostenendo a spada tratta i “nazisti buoni” di Kiev. Ma non è questo il punto. Da noi (intendo dire in Romagna) la micidiale crisi delle sanzioni con la Russia ha un impatto particolare. Se ne accorge anche il più sprovveduto dei passanti. Tutti quindi tranne la stampa. Essa al massimo riesce a dire qualche parola sul “calo” dei turisti russi per via della chiusura dell’aeroporto di Rimini. Problema facilmente risolto tra un mese quando per i miracoli promessi da Air Riminum lo scalo si riempirà nuovamente di moscoviti festanti. Ma non sarà così e lo vedremo presto. Ma a parte l’aeroporto su cui qualcosa bisogna per forza dire, si tace su tutto il resto. In particolare su due settori. Quello agroalimentare è stato rapidamente messo in ginocchio dall’enorme quantità di prodotti a bassissimo prezzo “girati” sul mercato italiano dai paesi dell’est che prevalentemente esportavano in Russia. Risultato: crisi dei prezzi agricoli per i nostri produttori già duramente penalizzati dalle regole UE. Altro settore in grave sofferenza e su cui si tace totalmente è il calzaturiero di San Mauro Pascoli. Per quello che ne sappiamo gli ordini dalla Russia sono completamente fermi anche se il settore non è ufficialmente sotto embargo. Tuttavia qualcosa sta succedendo e di grave. Vedremo nei prossimi giorni e settimane quando e quanto questa follia continuerà. 

Woland

P.S
Per fortuna in Italia abbiamo altro a cui pensare. Sta per andare in porto il Bananicum e Gnassi vara nuove sanzioni contro gli ambulanti