martedì 25 novembre 2014

Giornalismo riminese

La Calabria ha attestato che il Pd è il Partito della spesa pubblica. Dove esiste ancora una pur debole speranza economica il Pd fatica. Per 200 mila grandi elettori è saltato il tetto delle pensioni. Un uso spregiudicato della spesa pubblica o meglio del debito. Tra sei mesi ci sono le regionali e sembra che Pittibimbo vedendo assottigliare il vantaggio, voglia profittare per regolare i conti. Benissimo sarebbe uno dei pochi atti condivisibili per vedere come reagiranno i cittadini e la quota ancora rimasta alla sinistra di Renzi. L'occasione per "pregare" il partito dell'astensione feroce a rinunciare per una volta al ramadan elettorale e dare una lezione al democristiano travestito da statista obamiano. Fermo la fantasia ed il desiderio, corro il rischio di amare delusioni partecipative. Sembra davvero che il non voto diventi una costante. Non valgono gli appelli, vince la riluttanza e lo schifo che il sistema italiano emana. Non serve neanche avvisare che così si premia l'esistente, è una forma di protesta non organizzata, ma chiarissima. Non era mai capitato con queste dimensioni, dobbiamo prenderne atto. L'unico soggetto che era riuscito a trascinare al voto è stato Grillo, le delusioni successive sono state altro materiale per avvilire i già deboli sentimenti politici dei cittadini. Il Pd è stato salvato da Bologna, merito della Sede di Hera, Università , Regione, apparati burocratici e naturalmente pubblici. Dove esistono, il Partito di Renzi regge, ma su una scommessa molto fragile. Le partite iva sono morte, un altro argomento riconsegnato nelle mani di Salvini Lega, quando vanno a votare. Le quattro fotocopie locali sono tornate al loro diario quotidiano. Questa mattina locandineggiavano all'unisono sulla presunta "bufera" scoppiata nel M5S riminese. Io ero presente alla riunione di ieri sera, non ho assistito a nessuna maretta, devo dire che ad un certo punto era perfino soporifera nell'affrontare mai risolti problemi. Luigi Camporesi aveva annunciato le sue dimissioni ed ha mantenuto la promessa. Non verrà inserito nell'album degli eroi, conosco bene il film, ma solo in quello degli onesti e corretti, il posto non manca. Piva e Lombardi per citare i due personaggi perfino sbeffeggiati, potrebbero imitare il gesto e magari il Carlino invitarli. Alla solita riunione del lunedì sera, potevano partecipare anche gli iscritti all'Ordine di Renzi, avrebbero potuto verificare in diretta lo stato del mare grillino. Evitando per una volta di pubblicare le veline di Funelli con il patronage di Gnassi. Luigi Camporesi ha rassegnato nobilmente, seriamente le dimissioni dovute per la (errata) candidatura dell'Elena Cipolletta sua moglie. Conosce troppo bene le regole dettate ed imposte. Una grave perdita per una forza che nella nostra Città, pur con mille errori ha rappresentato, in assenza concordata di altri doverosi antagonisti, l'unica, vera, forte opposizione. Mi spiace, Luigi aveva imparato bene il mestiere del consigliere comunale. Farlo alla Morollino e Piccari sono buoni tutti anche l'elefantiaco Fraternali. Bertozzi, figlio del Lupo dei Padulli è un pò.. meglio.