giovedì 27 novembre 2014

Comunicato M5S Santarcangelo

A volte le idee non sanno che strada prendere, e a volte non sanno neanche da che strada arrivano. Far parte dell’opposizione significa sbarrare la strada ad ogni proposta? Significa denigrare a priori l’operato della maggioranza? Significa mettere sempre e comunque una ideologia davanti a qualsiasi proposta? Secondo noi no. Destra e sinistra sono termini che per il Movimento 5 stelle oggi non hanno più significato, la politica oggi non ha più nessun bisogno di queste divisioni, di questa necessità di identificarsi in una squadra o nell’altra, la realtà è molto più complessa di questo. Chi di noi in questo periodo non ha sentito persone che si definiscono di sinistra pronunciare frasi contro gli immigrati? , o soggetti che hanno sempre votato a destra che ad un tratto si mettono a difendere l’articolo 18? . Il movimento 5 stelle si confronta sui singoli temi, ne discute con i suoi membri attivi, e i suoi rappresentanti portano nelle istituzioni il risultato di questi confronti che siano d’accordo o meno, è il gruppo che decide, non il singolo. Parliamo ad esempio della proposta, partita dall’assessore Rinaldi, del registro per le coppie Gay, lo diciamo con tutta tranquillità e con una punta di orgoglio, il Movimento 5 Stelle Santarcangelo sosterrà col proprio voto questa proposta, senza se e senza ma. La sosterrà perché la considera una proposta che mira a garantire il riconoscimento di un legame il cui valore dovrebbe, secondo noi, essere compreso da tutti, e non osteggiato come se due persone che si amano possano togliere qualcosa a quelle che si considerano le ‘coppie giuste’. Le motivazioni contro questa proposta che si sono lette nei giorni passati sono le più disparate, dal tentativo di distogliere l’attenzione sui fatti accaduti per San Martino alle normative che non permetterebbero di riconoscere i diritti in questione, passando per motivazioni religiose… Crediamo sia d’obbligo qualche precisazione: primo fra tutto il diritto anche per le coppie omosessuali ad avere una vita famigliare onde evitare una discriminazione fondata sull'orientamento sessuale, la cui illegittimità è stata più volte ribadita dalle normative europee e da una risoluzione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite del giugno 2011. Le altre considerazioni hanno carattere meno giuridico ma non per questo meno importanti, tirando in ballo addirittura la religione. In ultimo, ma non per importanza, benché riconosciamo pienamente la gravità di quanto successo dieci giorni fa crediamo non si possa bloccare qualsiasi altro tipo di proposta perché sarebbe distruttivo per la vita della nostra comunità… Per chiudere, dopo aver letto tutti i post sui social e gli articoli sulla stampa locale che girano da due settimane a questa parte ci chiediamo ma siamo nel 2014 o siamo tornati nel 1945?