domenica 16 novembre 2014

L'Ultimatum

Una delle cose più curiose, purtroppo notate solo dagli specialisti, è che, nella guerra Occidente vs Russia, non sono mai state esplicitate le richieste degli americani e relativi vassalli per porre fine, ipoteticamente a questo conflitto. Qualcosa è trapelato nelle settimane scorse ma in maniera frammentaria; a parte la solita richiesta “andatevene dall’Ucraina”. Ma ora, a margine del G 20, conclusosi drammaticamente, secondo la stampa occidentale, con la “cacciata di Putin”, comincia a trapelare qualcosa sul contenuto delle cosiddette “condizioni di pace” proposte alla Federazione Russa. Chiunque le legga e sappia un po’ di Storia sa che cosa vogliono dire. Riassumiamole, con l’avvertenza che assembliamo quello che appare su una miriade di fonti del mainstream occidentale. Tuttavia tali fonti vanno considerate attendibili provenendo da un’unica mente (Washington) che detta ai suoi vassalli, sia quelli di primo livello cioè gli anglosassoni, sia agli altri, cioè tutti i rimanenti, le sue direttive. 1) In primo luogo viene richiesto l’immediato sgombero della Crimea e la cessazione di ogni aiuto ai “ribelli” del Donbass. 2) In secondo luogo viene chiesto il ripristino delle forniture energetiche “superscontate” all’Ucraina e la cancellazione del “South Stream”. 3) Viene poi intimato un sostanziale ritiro dalle regioni artiche (su cui ricordiamo la Russia ha migliaia e migliaia di chilometri di confine). Tali regioni dovrebbero diventare esclusiva pertinenza del Canada e quindi di Washington. 4) Analogamente, per garantire i paesi europei “minacciati” dovrebbe essere creata, in territorio russo (!!), una fascia demilitarizzata profonda dai 100 ai 200 chilometri. Praticamente fino alla periferia di Mosca (!!!) 5) Dovrebbero essere consegnati alla “giustizia americana” alcuni personaggi scomodi tipo Snowden, attualmente in Russia. 6) Dovrebbe cessare ogni sostegno ai regimi di Siria ed Iran per permetterne una “distruzione comoda”. Questo, è ovvio una breve sintesi di quella che è una vera e propria richiesta di “resa senza condizioni”. Si tratta, per chi si ricorda ancora qualcosa di Storia, di condizioni di pace cartaginesi o, per restare più sul recente, simili a quelle che nel luglio 1914 l’Impero Austroungarico recapitò alla Serbia. Oppure quelle ancora poste sempre dagli Stati Uniti al Giappone nell’ottobre/novembre 1941. Si tratta cioè di condizioni solo apparenti in quanto chi le accettasse (solo in via di pura ipotesi) non acquisirebbe nemmeno lo status di vassallo, (sia pure di grado infimo, come ad esempio l’Italia) ma diventerebbe una vera e propria colonia. Con queste “condizioni” si realizzerebbe il sogno di Brzezinski, della Clinton, di Soros e dei loro sodali di frantumare la Federazione togliendola per sempre dal piano internazionale come stato sovrano. Ovviamente lasciamo ai lettori riflettere su questo quadro che, ripetiamo, circola comunque in modo esplicito nelle Cancellerie occidentali. 
 Woland

 P.S. Di queste “condizioni”, per chi volesse verificare troverete solo debole traccia sui giornali italiani. Mentre sono molto esplicite sulla stampa anglosassone (U.S.A., U.K., Canada, Australia). Questo lo diciamo per chi potesse e volesse verificare.