giovedì 20 novembre 2014

Pezze Elettorali

Si avvicinano le Regionali e, per quanto poco considerate dalla gente, Il Partito Democratico ha bisogno che i suoi naturali serbatoi di voti non vengano scalzati da qualche moto popolare. Dunque oltre il colpo al cerchio, 300 mila euro per delle casette di legno ai Ci.Vo.Ti (pardon CI.VI.VO.), si cerca anche il colpo alla botte con accorgimenti dell’ultimo secondo. Le pezze sono sempre le più difficili, ma ci si prova. immagine_164Ora come ora il PD Riminese ha numerosi problemi di consenso. Di fatto il Sindaco Andrea Gnassi è riuscito a inimicarsi qualsiasi forma di comitato abbia chiesto il suo ascolto da quando è stato eletto. Teleriscaldati, Santa Giustina, Rimini UpTown, V Peep, No TRC e questo solo per citare alcune migliaia di votanti che oggi, piuttosto che votare PD, si chiuderebbero le dita nella portiera della macchina. Poi ci sono tanti piccoli insuccessi conosciuti, tipo il negato appoggio all’AeroClub che sta cercando di mantenere operative le piste del Fellini e, probabilmente, tantissime altre cose che non conosciamo … sarà in rotta anche con il Club della Pipa. Dove sono le pezze? Beh per esempio ai Teleriscaldati, anche se non hanno restituito loro gli oneri urbanistici indebitamente e proditoriamente piazzati sulla tariffa, hanno promesso di riaprire il tavolo tecnico (qualsiasi cosa esso sia). Promessa non ancora mantenuta. Al V Peep vogliono fare ottenere uno sconto del 4% sul riscatto delle abitazioni con un adeguamento di indici, anche se poi la contestazione riguarda invece, anche qui, oneri urbanistici scaduti da tempo che il Comune vuol far pagare lo stesso. Santa Giustina? Per loro niente, neanche promesse. Li, tra gli interessi di Hera e il casello desiderato da Cagnoni per la sua Fiera non c’è trippa per gatti, devono morire affumicati. Si attaccano al tram anche quelli del TRC…. Anche se sembra che ‘sto tram, causa debiti di AM, non farà molta strada. E pensare che cose per fare bella figura con poco ci sarebbero. Ormai un anno fa il Movimento 5 Stelle aveva presentato delle delibere urbanistiche, approvate causa assenza sindaco, che davano modo di riqualificare l’esistente patrimonio immobiliare e favoriva un po’ i lavoratori dell’edilizia. Il Primo Cittadino, rispondendo a Monsignor Lambiasi, che aveva denunciato la sofferenza di Rimini, aveva persino usato le parole di quelle delibere, senza però mai applicarle. Lui preferisce i rendering, i dipendenti degli uffici comunali li fanno ornai sul gabinetto al posto delle parole crociate e così ha scelto cacciare i mercanti dal centro, per agevolare una vision con l’erba inglese in piazza Malatesta. Qui nei dintorni ci hanno provato sia a Pesaro che a Forlì, con il risultato della morte del mercato. Altro migliaio di voti persi. Forse non si è accorto, come ci fa notare Fausto Battistel,che l’oggetto di quelle delibere è oggi un articolo di legge dello Stato. (Capo V – Misure per il rilancio dell’edilizia Art. 17 Semplificazioni ed altre misure in materia edilizia Pubblicato nella Gazz. Uff. 12 settembre 2014, n. 212). Leggiamo la dichiarazione dello stesso candidato alle Elezioni Regionali. “Le proposte del movimento5stelle al consiglio comunale hanno anticipato di oltre un anno, questo articolo 17, indicando una strada facilmente e immediatamente percorribile per fornire una soluzione alla crisi. Invece di proclami per opere enormi, per la comunità chiediamo un atto di solidarietà. Noi siamo consapevoli e competenti, se non volete riconoscerlo, amen , ma almeno usate le buone idee. Chiediamo un atto immediato di delibera al consiglio per un regolamento attuativo sul comune di Rimini, per il frazionamento degli appartamenti di grandi dimensioni nell’intero territorio.” Chiedere è lecito … rispondere non è abitudine del Sindaco.
 P.S. Domenica 23 si vota. Che ognuno si prenda la responsabilità del suo futuro.

dado cardone@
Citizen