martedì 18 novembre 2014

Il Primo Volo

Ci vediamo al primo volo. Questo è stato l'addio ufficiale al Fellini, pronunciato dal Ministro Lupi, il ciellino di governo. Credo non abbia mancato di portare la sua solidarietà espositiva agli amici del Meeting, incappati in una delle poche inchieste riminesi o di salutare il "tremebondo" Cagnoni rassicurandolo che per il nostro scalo è già stato fatto abbastanza dai vecchi soci pubblici. Ci sono perfino delle lettere di ansioso patronage da sistemare. Assieme alle promesse elettorali che non ha mancato di elargire anche allo stuolo di "bagnini" pizzolanti una Bolkestein nostrana, ha lanciato anche segnali politici molto precisi per una formazione destinata a scomparire dalla scena politica. Si ricicleranno, hanno sette vite cattoliche. Ha detto, con un piede su Italo, che dobbiamo smettere di litigare con Forlì e Bologna. Lasciamo stare lo scalo felsineo, il sottoscritto possiede ancora, tra le memorie diessine, la bozza di accordo datata 2002 con Sab, rigettata dallo stuolo di presuntuose vestali dell'autonomia riminese, capitanate dal dimenticato (perchè?) Nando Fabbri. Ma cosa vuole significare signor ministro, ritengo per poco, il richiamo allo scalo forlivese, una indecente invenzione bolognese per affossare, riuscendoci, entrambi gli aeroporti? Tempi brevi per la riapertura dello scalo, per farci cosa? Il mercato ambulante per colpa di Gnassi? Lupi ha lasciato Rimini, dopo un incontro con categorie e giornalisti allo Sporting. Il ministro ha ribadito tempi rapidi per l’iter per la riapertura dello scalo, grazie a un decreto che nei prossimi giorni verrà preso in esame anche dal ministero dell’Economia, ma ha anche chiesto una gestione integrata tra gli scali regionali. Rimini e Bologna non dovranno più farsi concorrenza. La Regione ha già sposato la linea del governo, ha precisato Lupi e riportata per ragioni comprensibili da La Voce. Il Carlino ha invece ricordato che non si potrà ricadere negli errori del passato, senza elencarli, non si sa mai, pena l’esclusione dall’olimpo degli aeroporti strategici. Ci rimane la Criminalità da record, per il momento siamo solo secondi. Gnassi ha fatto ricorso ad Alfano, sembra che a Rimini le denunce vengano fatte..doppie. Dell'ematocrito di Pantani non parlo. Le cose che vengono riesumate come novità, le nuove analisi e soprattutto le nuovissime "prove" segnalano una preoccupante confusione di ruoli e competenze. La storia dei prelievi a sorpresa venne abbondantemente usata dopo la tappa di Madonna di Campiglio. Vedere un campione che andava su quelle strade con un rapporto del 53x15, a velocità che un normale corridore fa fatica a sostenere in pianura, ha indotto i tanti "nemici" ad un controllo..non previsto. La differenza tra i tassi dell'ematocrito è solo una questione di ore di attesa per il rientro nella normalità. Ho pensato la stessa cosa quando Tiziano Arlotti mi sorpassò sul "Grillo", una impervia collina nostrana. Lui però aveva nella borraccia la miracolosa miscela di acqua e..margherita.