giovedì 27 novembre 2014
Comanda la Troika
Le elezioni regionali di questo novembre non sono solo un campanello d'allarme per quello che resta del Banana Party o l'inizio dello psicodramma grillino, molto somigliante all'infantile guerra dei bottoni. L’onda verde della Lega Nord non si è fermata nel 2012, dopo le inchieste sul vecchio Capo Umberto Bossi e sullo spreco di denaro pubblico dell’ex tesoriere Francesco Belsito. Il Carroccio che nel 2010 iniziava a sfondare nelle regioni rosse, ha ricominciato la sua marcia. Berlusconi, con la sua Forza Pascale viene doppiato, ma anche il Partito di Renzi ha subito percentualmente una sonora batosta. Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, inizia davvero a fare paura anche in zone dove di Lega non hanno mai voluto sentire parlare, i leghisti da quelle parti sono il secondo partito. Gli eredi del Pci, mai sconfessati, hanno perso per strada e sul lungomare quasi 700mila voti, la base, lo zoccolo duro di votanti che Ds, Ulivo e Pd si sono portati dietro in tutti questi anni. Romano Prodi dopo avere piazzato la quarta generazione familiare al potere, lancia l'allarme. Fare paragoni con il 2010 è un esercizio politico permesso solo ad alcuni movimenti nati con il portavoce unico. Il risultato è stato talmente netto che taroccarlo è impossibile. Non a caso, a Rimini, come dicono roccaforte del primitivo grillismo, è in atto una comica ....recita da alcolisti o quaccheri. Non avere voluto dotarsi della indispensabile struttura anche per piangere sul latte elettorale versato, impedisce analisi e soluzioni future serene. Il MoVimento è nato con/ per Grillo, giusto che muoia con il Comandante sulla tolda, magari buttando a mare Pizzarotti. In alcune zone della nostra regione ci sono state percentuali da valli bergamasche, a Bettola, provincia di Piacenza, dove esiste la famosa panchina di Pigi Bersani la Lega ha raccolto il 36% Nella roccaforte rossa i voti della sinistra si sono dimezzati. Il potere resta in mano alla Premiata Foneria Renzi, ma i numeri sono sempre più piccoli. La Lega prende voti a Forza Italia, al Movimento Cinque Stelle e allo stesso Partito Democratico. La stessa situazione accaduta con lo straordinario risultato nazionale all'invenzione di Beppe. I bacini elettorali da cui attingere sono quelli, diventati tanto liquidi da passare all'astensione delusi per l'inutilità delle scelte precedenti. Questo è il dramma politico del Paese. Sembra che l'unica opposizione oggi possibile sia costruibile dentro quell'orrendo contenitore chiamato Partito Democratico. La ragione primaria del rifugio nel corner schifato dell'astensionismo è in gran parte dovuta all'impossibilità di trovare alternative attraenti. Le multiple delusioni creano disaffezione. In questo avvilente quadro le Boschi e Moretti sono la degna cornice del governo delle veline. La sinistra ha già dato il peggio di se, tocca alla destra concedere un segnale di rinnovamento. La presenza di Berlusconi che detta ancora tempi e modi della politica non è tollerabile nemmeno per intestini pigri. Lui e Renzi sono il simbolo dell'anomalia italiana. Due facce della stessa medaglia. Tanto comanda la Troika.