sabato 17 ottobre 2015

A che gioco state giocando

Martedi 6 ottobre 2015 anno XXIII n° 276 il Corriere della Romagna Piddina, cronaca di Rimini X Gnassi, pagina 9: La guerra del pallone “Agibilità dopo tre anni, al via i lavori” Letto l’articolo (postato e dimenticato), firmato da Simone Mascia d’istinto ci siamo chiesti se quanto riportato potesse essere vero o meno. Prendiamolo come uno scherzo, ma entriamo nel merito. Il bando del 2012 per i Campi da Calcio, con tanti difetti, aveva poche regole chiare ed una di queste era proprio la presa in carico delle strutture nello stato in cui si trovavano, con l’obbligo di fare alcuni lavori di messa a norma entro il 30 settembre 2015. Per non annoiarvi su quanto dovevano fare e non hanno fatto a livello di manutenzione ordinaria e straordinaria gli attuali gestori, diciamo solo che ce ne sarebbe abbastanza per una revoca su due piedi. Viene da chiedersi cosa abbia loro impedito di realizzare l’intervento dei pannelli solari sui tetti degli spogliatoi? Cosa neanche tanto onerosa se confrontata con quanto dovevano investire su Viserba (600.000€), che però merita una nota a parte. Quello che stupisce è che ci si attacchi a delle regole che probabilmente esistono solo nel Pubblico. Facciamo un esempio, una volta frequente: prendo in affitto un albergo e pretendo che a livello normativo risponda a quanto la legge impone, se non è in regola e mi sta bene, rischio io. Per i campi da calcio la cosa è (sarebbe) diversa. Il gestore percepisce dei soldi, una valanga di soldi dei cittadini e ora pretendono 37 mesi di proroga per realizzare i lavori perché il Comune non ha rilasciato l’agibilità? Qui probabilmente qualcuno è andato troppo in discoteca od al pub con annessi e connessi. Ci auguriamo (bugia) che l’Amministrazione dopo tutti gli errori fatti non ne commetta un altro ancora più grave. Le strutture dichiarate abusive, ora abbattute (stiamo parlando di capanni in lamiera) non hanno in alcun modo impedito loro di mantenere quanto promesso nella gara d’appalto. Prendiamo i campi di Torre Pedrera, abbandonati come non fossero patrimonio comunale. Dovevano fare la riconversione dal gasolio al metano, montare i pannelli solari, hanno avuto tre anni di tempo ed ora chiedono altri 37 mesi per la realizzazione? Invito l’Assessore a fare un piccolo sopralluogo su questo impianto, così tanto per giocare. Vorremmo che però rendesse pubblico il suo pensiero. I cittadini di Torre Pedrera dovrebbero presentarsi come parte lesa e chiedere i danni per lo scempio. Invece l’Amministrazione riconosce oltre 30.000€ all’anno ai gestori. Così vanno le cose a Rimini e lo sport cittadino soffre. E’ stato dichiarato che mai più le strutture sportive saranno date in mano ai privati, dopo questa esperienza. E' una scelta, ci può stare. Ma quello che è successo è colpa ascrivibile ad entrambi le parti: pubblico e privato. Ci spinge a chiedere cosa avesse il vecchio bando che non andava bene, per stravolgerlo come avete fatto, visto che nei precedenti 12 anni non vi è stata una lamentela. La responsabilità politica è vostra e quella "sostanziale" dei gestori. Quella giuridica è tutto da vedere. Il connubio di due colpe non permette assoluzioni. Una parola su Viserba: se fossi un "Delfino" due soldi li investirei per un busto a.. Brasini, con la scritta “ Benefattore”. E' anche scaramantico per l'assessore migliore. E' vero che ha revocato la struttura di Viserba, 6 mesi prima della scadenza e dell’obbligo di realizzare lavori per un importo di circa 600.000€? Cosa direste voi lettori o genitori con qualche figlio praticante il calcio? Prendendo ad esempio la struttura di San Vito, guarda caso gestita dai Delfini, anche su questa sono stati previsti dei soldi? Fa piacere che per lo sport s'investa ma la regola deve valere per tutti..i pesci del calcio. Visto che sulle fotocopie locali è sparita la somma destinata a Viserba, siamo sicuri che per gli altri lavori programmati a San Giuliano e Rivazzurra ci sia la copertura finanziaria? Un avviso ai naviganti elettorali. Alla "prossima" elezione osservate le squadre allineate a centro campo. Vogliamo nomi, ruolo e..competenza. Questa volta è andata così. A scatola chiusa non ci possiamo permettere di prendere neanche i pomodori, per tirarli.