martedì 13 ottobre 2015

Fonte CGIL

La Cgil riminese con un sussulto molto simile all'ultimo respiro, ha emesso dei dati statistici diversi da quelle "velinari" pubblicati. Il calo degli occupati nel settore turistico è superiore al 6%. Un numero enorme, sommato ai cali degli anni precedenti ma perfettamente in linea con gli altri indicatori economici ed occupazionali. Dipingono il Disastro Rimini su rendering. Significa avere subito nel 2015, solo nel comparto turistico, una recessione di almeno il 10%. Anche questa da aggiungere a quelle del passato. I magri ricavi, da almeno dieci anni, portano quando va bene ad un onesto pareggio. Visto che al Sindaco e la sua Corte dei Miracoli da Lungomare va tutto benissimo, continua a colorare strade e piazze di rosso porfido, non dimenticandosi però del Borgo diventato suo. L'idea di chiudere il Ponte senza alternative è molto simile alla "cancellazione" del Mercato Ambulante per incentivare la grande distruzione che si specchia nell'Aquarena. Tutte operazioni che lasciano più dubbi dei problemi che apparentemente vogliono risolvere. Pensare che nel Pci qualcuno contestava Ceccaroni perchè aveva un negozio di...riparazione e posteggio di biciclette. Allora erano le nostre auto. Dobbiamo aspettare che i cittadini scendano in piazza o magari, visto i pericoli che si corrono a manifestare, mettere una bella croce su questo partito del potere? Gli "onesti" piddini sono dalla parte di Marino cacciato via perchè non si è presentato al pranzo papale, gli altri sono rimasti bloccati nella Città di Mezzo. A cascata i pesanti dati del "meno" turismo, confermati dal numero dei fallimenti in corso e dei tanti ancora non ufficializzati, significano meno indotto e ridotta capacità di spesa. Per fortuna c'è la Fiera di Cagnoni. Non riesce ad andare in..negativo. Tantissime ditte "individuali", dal commercio all'artigianato, continuano a tenere aperte le loro attività con redditi vicini allo zero. Gli indebitamenti, mutui, prestiti, fidi costringerebbero le banche a chiudere il rubinetto ormai gocciolante. Se parlate con un funzionario di banca (qualsiasi), senza disturbare la Carim, ti spiegherebbe che esistono due "negatività" concomitanti a Rimini. Assenza di redditività e peggio di una..prospettiva che non sia una festa più o meno DiVina. L'intero sistema creditizio cittadino ha condotto una insensata gara a "prestare" sempre a quelli. Oggi fà il percorso inverso richiedendo indietro..inutilmente il prestato. Mi fermo qui, chiedendo quanto tempo abbiamo per renderci conto che stiamo fallendo. Il nostro Montalbano è stato superbo nella descrizione del software amministrativo di Gnassi. E' finito il momento dei lazzi e slogan. Almeno tentiamo di cambiare marcia, rotta e..Piano Strutturale.