domenica 18 ottobre 2015

CNA Balneare

Marco Affronte eurodeputato pentastellato riminese mi ha inviato gentilmente la chilometrica nota targata Cna Balneare. Al Sun con coraggio ha espresso la sua opinione. Non collimava con la ..loro, ma non l'hanno inseguito come a Melucci. Dopo i fallimenti politici e gli apparentamenti disastrosi delle varie Oasi italiane i "bagnini" si sono affidati alla Cna in versione bikini. Quella originale, almeno a Rimini non ha fatto delle grandi figure. Ma è un'altra storia ed altri..Comparti. Il titolo è poderoso: "Questione Balneare Italiana" che significa: vogliamo mantenere le cose come stanno da..sempre. Della Direttiva Bolkestein frutto della matrigna europa non ce ne frega niente, cerchiamo però l'ombrellone più potente. Fino alla certificazione delle prossime ma sempre più lontane elezioni non c'è niente di meglio del Pd, anche nella versione romana molto copiata. La Direttiva sembra volere mettere in discussione il destino futuro, sul passato non ci sono problemi, di 30 mila aziende che gestiscono in regime di monopolio monarchico terreni sabbiosi, quasi tutti miracolosi, ma pubblici. Cosa dice di tanto strano ed abominevole la "Bolkestein"? Alla scadenza della concessione (già avvenuta da anni), con procedura d'infrazione avviata dal 2009, proroga concessa però fino al 31 dicembre 2015, i rinnovi vanno espletati attraverso appositi bandi. Gli enti locali devono nel frattempo predisporre Piani Spiaggia che regolino l'effettuazione di questa procedura d'asta ..per tutti. Un meccanismo simile alle migliaia di attività che coprono il sistema dei beni e servizi quando il rapporto è pubblico-privato. Per quale ragione i bagnini devono essere dei "privilegiati", mentre milioni di lavoratori vengono licenziati, cassintegrati e le aziende, le imprese soggiaciono ai requisiti richiesti dall'Europa? L'amico Affronte come tutto il MoVimento dopo un periodo in balia degli infiltrati demaniali ha iniziato un percorso di approfondimento della questione. La sabbia non è terreno per tutti ed è su questo che finora hanno giocato le furbizie dei ..Mussoni. Gli accostamenti con altri paesi bagnati più o meno dal mare non tengono. Croazia, Portogallo e..Spagna hanno situazioni completamente diverse. Le spiagge della penisola italiana sono state regalate in cambio di pochi denari. Ci fosse stata almeno una corretta corresponsione!! Per fortuna, ma molto per legge, le nostre spiagge sono ancora tutte libere e non ..cementate. La "furbizia" dei nuovi padrini sindacali si articola su due versanti, un doppio binario. Aprire ai bandi per nuove concessioni, non prima di aver verificato l’esistenza di ulteriori, nuovi tratti di litorale, e dall’altra il riconoscimento di un congruo periodo transitorio per le concessioni oggi vigenti. I famosi trenta anni "promessi" da Corsini e da ogni sottosegretario da Sun. Non sanno nemmeno di cosa parlano. La grande novità di questa proposta è rappresentata dal fatto che il governo "avrebbe" accolto la storica rivendicazione sollevata dalle imprese balneari che rovescerebbe alcuni punti presenti nel dibattito precedente e condizionato i rapporti con l’Unione europea. Le attuali 30.000 concessioni italiane secondo Cna in versione Balneare non avrebbero (di fatto) occupato tutti i beni demaniali disponibili. Intervengono solo su una ristretta porzione, pari a meno di un quarto del totale, al netto delle spiagge libere e delle aree protette. Bene rimango impiantato sul litorale riminese che occupa una fetta notevole del "problema". Mi vuole qualcuno indicare dove sono le cosiddette zone libere da mettere a bando? Noi siamo al 7% delle aree libere, mentre la legge regionale prevede un corretto 20. Altro che finti bandi si deve andare ad una forte riduzione delle zone esistenti e poi..a bando. 

PS Il consigliere frutto dei Patti Padulliani, dei quali porto una imperdonabile colpa, mi rimprovera un "astio" nei confronti di Gnassi. Per farmi perdonare concedo al Sindaco di "non" essere mai intervenuto sulla "questione" anzi mi dicono sia sulla...nostra linea. Andrea abbraccia un bagnino, sono in imbarazzo, tra poco si vota.