martedì 27 ottobre 2015

Un articolo serio

Ovvero, per i “grandi”, niente tasse in Italia. Sia pure molto “filtrato” dalla stampa, ormai totalmente irreggimentata nella pura e semplice propaganda, si sta svolgendo uno scontro di un certo interesse tra la nuova Direttrice dell’Agenzia Entrate (Dr. Rossella Orlandi) e parte del Governo. Diciamo, per semplificare, il gruppo di ministri e sottoministri, che va da Padoan in giù. La Orlandi, fedelissima di Renzi, recentemente ha dichiarato la propria “impotenza” davanti all’evasione fiscale suscitando un mare di polemiche. Ma quello che ha fatto infuriare soprattutto un paio di vice ministri è il fatto che la signora vuole dimezzare il numero dei dirigenti (circa 2000) retrocedendone una metà a semplici funzionari. Il motivo è semplice: non hanno mai dato alcun concorso e in pratica sono lì per “meriti politici”. Questo ha fatto infuriare particolarmente alcuni gruppuscoli parlamentari che sostengono il governo Renzi. “Scelta Civica” in primis. Per i corti di memoria Scelta Civica non è altro che l’ex partito di Mario Monti, ora felicemente senatore a vita. In realtà i motivi di disagio della Orlandi sono molto più gravi di quelli riportati sulla stampa e dalle televisioni (tutte) dell’attuale regime. Chiariamo che non c’entra nulla l’ipotesi di elevare a 2000 o 3000 euro il limite dell’uso dei contanti. Figuriamoci se il 90% degli italiani che ormai, per sopravvivere, deve fare i conti con i 10 e 20 euro potrà diventare evasore fiscale con questa elevazione. Peraltro il limite di 1000 euro esiste già da molti anni e ha solo creato problemi senza dare alcun risultato tangibile. Quello che la Orlandi sa è, invece, quanto quasi tutti fanno finta di non vedere. Ormai interi settori dell’economia, in particolare commercio e servizi sono nelle mani di grandi attori: multinazionali e, nello specifico italiano, Grande Distribuzione Alimentare, che usano (in modo perfettamente legale) la “fiscalità privilegiata”. Cosa vuol dire? Vuol dire che ormai le grandi aziende; l’esempio Fiat è recentissimo, ma le altre lo hanno fatto da anni (comprese quelle a partecipazione statale), hanno trasferito le proprie sedi in paesi a fiscalità privilegiata il che significa sostanzialmente tre nazioni: prima di tutti gli Stati Uniti poi, in Europa, Inghilterra e Olanda. Non parliamo di casi limite come Ikea che risulta addirittura “associazione no profit” (sempre con sede in Olanda). Per quanto riguarda l’Italia la grande distribuzione è nelle mani di società “pseudo cooperative”. I nomi sono talmente noti che non vale la pena neanche di farli. Anch’esse hanno una fiscalità privilegiata che si traduce in una vera e propria presa per i fondelli per i pochissimi soggetti ancora formalmente e fiscalmente italiani. Questa situazione impossibile fa sì che l’enorme prelievo tributario necessario a mantenere il mostruoso stato cleptocratico italiano può essere ricavato solo da due grandi bacini superstiti: lavoro e beni reali, di qui la mostruosa ascesa delle tasse locali sugli immobili e sulle abitazioni in particolare. Ovviamente l’altro pozzo, apparentemente senza fondo di gettito, sono le imposte indirette, iva e accise. Usiamo però il termine “apparentemente” perché il formidabile aumento della tassazione indiretta ha portato a una feroce contrazione dei consumi interni e quindi recessione. E’ purtroppo una situazione senza uscita in quanto mai e poi mai la politica, che è finanziata proprio dai soggetti a fiscalità privilegiata, potrebbe svincolarsi da questo abbraccio mortale. Mortale non certo per lei, è ovvio, ma per la stragrande maggioranza dei cittadini italiani i quali, stritolati in questo meccanismo perverso e orrendo, hanno perso o stanno per perdere i loro risparmi e il loro lavoro. Questi crediamo siano i veri motivi del “disagio” della signora Rossella Orlandi, la quale, da buon “tecnico” (non sprovvisto, da quel che si può leggere, però di una certa cultura e coscienza sociale) non può fare a meno di esternarlo. Comunque in poco tempo la signora (successore del mitico Attilio Befera) si è fatta tanti nemici tra i politici che è facile pronosticare, durerà poco.
Woland
 P.S. Piccolo promemoria: Per la tassazione sugli immobili, gli interessati farebbero bene a leggere, su Rimini 2.0 cit Fabio Lisi