sabato 10 ottobre 2015

Amorevoli

Leggere gli accorati appelli del Sindaco (se ne doveva andare molto prima di Marino) agli imprenditori rimasti (due) perchè "manifestino "interesse e proposte sulla Spiaggia, Lungomare ed Aree in fregio, in linea di principio è gradevole sorpresa e, cosa insolita per Rimini, atto obbediente alle leggi. La "legalità" finisce quì. Lo stesso Sindaco, ancora in patronage, afferma che "tutto" è stato deciso con un... rendering. Urbanistica da slide. Allora dove sarebbe l'auspicato e richiesto confronto? Intanto nessuno, tanto meno le tre fotocopie, gli chiede perchè non usi il "suo" Consiglio Comunale come naturale ed unico consesso legittimato a decidere. La seconda stortura di un "affair" che ne presenta troppe è che, mentre nel rendering le zone interessate fanno riferimento sostanzialmente al Lungomare ed Aree in fregio, nel manifesto pubblicato viene inserita anche la Spiaggia. Una scelta che scatena, come paventò Gesù a Giuda, il terzo canto del gallo pieno di dubbi. La risposta più banale sarebbe affermare che Gnassi ha "scelto" la piena applicazione della Bolkestein, Sappiamo che eccetto Melucci, il Pd di Renzi, almeno ufficiosamente sembra avversare gli obbligatori bandi previsti. Seguendo invano, considerati i protagonisti, la retta via della pianificazione, le cose s'incasinano di più. Il famoso rendering con contorni, non vale un ca... Hanno tenuto nel cassetto quattro anni un Piano Strutturale, tirato fuori a pochi mesi dalla scadenza del mandato per non essere commissariati urbanisticamente, dopo esserci andati molto vicini con l'associazione al potere. A Piano Strutturale approvato si rimanda l'esecuzione dell'intervento al Poc che deve avere la stessa procedura di adozione ed approvazione. Al momento il Piano Strutturale "adottato" da Melucci nella passata legislatura, con le stesse procedure e tempistiche, dopo avere terminato le adorate varianti, non ha fatto passi sostanziali. Rimangono da controdedurre le osservazioni dei cittadini ed istituzioni. Sembra che per accelerare i tempi usino la "cura" Gallo, fotocopia del canguro di Grasso. L'intero Piano Strutturale andrebbe annullato e reimpostato nel merito e metodo, dimostrato dalle difficoltà in atto per portarlo a compimento. Vanno segnalati i tanti rumors, sulle  resistenze formali, da parte dei dirigenti ad avvallare percorsi poco chiari. Raccontano di "incomprensioni" tra provincia e regione sulle verifiche procedurali. Per fare capire la confusione regnante, si potrebbe fare riferimento all'opera stupida su pista protetta. Non dai debiti. Hanno massacrato due città per acquistare un mezzo che è la riedizione moderna del filobus. Non paga mai nessuno? Se finora non è stato deliberato niente di definitivo significa che i Grattacieli di MM Parmeggiani sono ancora vigenti? Hanno esaurito il regolare percorso imposto dalla legge. A questa immagine burocratica, vanno aggiunti gli Amorevoli rapporti nella maggioranza sia politici (?) che istituzionali. E' in atto un furibondo scontro tra Melucci e Gnassi. Probabile che qualcuno non abbia onorato i patti. Il futuro s'ingarbuglia. La paura che sia il M5S a ballottare cresce. Il centrodestra non ha mai creato del panico elettorale. Gioenzo Renzi, notoriamente personaggio poco incline alle spese ed agli accordi, è stato messo nelle condizioni di..non vincere. Concludo con un "non" ardito accostamento romano. Sono sicuro che le note spese dei frequenti viaggi gnassiani, accompagnati da strepitosi successi di pubblico e turisti, siano in regola. Poi non ha mai incrociato nessuno dei due papi. Almeno Marino ha lasciato indenne Fiumicino ed anche... Ciampino. 

PS Proverbio cinese: quando le "piste" affondano i Direttori se ne vanno