domenica 18 ottobre 2015

Il Muro del Carlino.. di Gnassi

Siamo arrivati davvero al giornalismo da orgasmo ..ambulante. L'ammiraglia della flotta informativa gnassiana, questa mattina ha alzato la bandiera della festa. E' caduto il Muro di Bancarelle. Abbiamo visto piddini raccogliere frammenti come souvenir per le prossime primarie. Finalmente il Mercato Ambulante dopo 70 anni si è frantumato lungo le vie e piazze prima di precipitare nell'anonimato. La strategia che sottende questa operazione, come quella del salvataggio del Palas attraverso un intervento della Grande Distribuzione fa parte dello stesso scenario politico-commerciale. Le poche cose fatte da questa amministrazione nelle mani del Sindaco hanno come sottofondo la distruzione di quello che resta ancora del commercio al..minuto. Rimarranno due aree distributive: Conad-Coop ormai detentrici assolute del mercato e Borgo Andrea con la ventilata chiusura del Ponte Nud e Crud e l'ampliamento del parcheggio. Ci voleva Stefano Muccioli con il "coccodrillo" festoso del Carlino sul Mercato, per illustrarci le conseguenze dell'amore del suo Sindaco per la Rocca ed il Teatro. Finalmente Rimini si è liberata di quelle fastidiose e perfino "brutte" bancarelle. A dire il vero anche nel lungo periodo in cui il giornale, allora piuttosto "nero petrolio", militava brillantemente all'opposizione delle giunte social-comuniste, il mercato di Piazza Cavour non godeva di grande apprezzamento. Oggi disturbava la liasion renziano-gnassiana dalle finestre. A certi amori impreziositi dalla dote del finanziamento pubblico non si comanda, si ubbidisce e si scrive. Allora nessuno avrebbe pensato al suo spostamento. La categoria ambulante, tutta italiana, aveva fortissimi radicamenti politici. Ci ha provato, qualche anno fa Melucci, Il suo tentativo è durato un mercoledi. A dire il vero uno degli allievi più fedeli di Chicchi, il vetero comunista Gamberini, aveva anche tentato una "rottamazione" delle bancarelle. Arrivando a promettere un risarcimento per quelle cancellate con soldi pubblici. Gnassi l'ha superato in.,.patronage. Allora la scusa era quella di un Fossato made in Arlotti. Insomma non si è mai arrivati ad una giusta riduzione dei posti, delle invadenze stradali con i camions e di una migliore estetica. Quello che avviene in tutte le città normali che preservano questa antica forma di commercio. La Grande Distribuzione ha già avuto molto più di quanto dato. Cagnoni fa eccezzione. Siamo arrivati al punto che si sta facendo una indebita concorrenza da..,sola. I negozi del Centro Storico, i pochi rimasti sono oscurati, in alcuni casi le bancarelle fungono da.,.vetrina. Mandate in giro il vostro giornalista ciclomunito per chiedere ai negozianti rimasti cosa pensano..di Gnassi. Alle decine di attività già chiuse, si aggiungono i ..chiudenti e quelli che non rinnovano gli affitti. Grandi marche e case se ne vanno in lidi ancora remunerativi, abbandonano il deserto riminese. Arrivare a scrivere che Gnassi ha un "carattere difficile" ma ha avuto ragione, credo rappresenti un acuto della piaggeria. Votatelo in silenzio se pensate vi garantisca il futuro. Noi continuiamo nella nostra opposizione. Ci conteremo tra poco. Vi rimettiamo tutte le bancarelle sotto il Carlino. Il prossimo sindaco ce lo ha promesso. Però continuiamo a leggervi, altrimenti non sappiamo cosa scrivere.

PS Gent. Stefano Muccioli anche ai bambini "bruttini" si dice che però hanno gli occhi belli.