martedì 13 ottobre 2015

Bolkestein ed altre idiosincrasie

Nel fine settimana dall’8 al 10 di ottobre si è svolto un appuntamento fieristico molto importante per Rimini e il Turismo in generale. TTG, SIA Guest e Sun, praticamente turismo, ospitalità e arredamenti da esterno hanno occupato i padiglioni della Fiera. Un appuntamento riservato agli operatori del settore e ai venditori di pentole…. o erano politici? Ora non ricordo. Citizen, con i suoi potenti mezzi (Cruma), è andato a curiosare ad un evento in particolare, quello organizzato dalla CNA in cui si parlava di Bolkestein. Avremmo potuto partecipare anche agli altri incontri, ma non ce la siamo sentita di ascoltare Gnassi che parla di come ha salvato il turismo Riminese con dei cartelli pop. Ricordo, a beneficio di inventario, che Rimini è andata in negativo nei pernottamenti oltre ai due punti percentuali, nell’estate meno piovosa dell’ultimo quinquennio, con l’aeroporto aperto e con una crisi mondiale in atto che sconsigliava a chiunque di uscire dai confini. Il motivo per cui stava facendo la ruota lo sapeva solo lui. Anche all’evento CNA, comunque, ci siamo dovuti sorbire la nostra bella dose di politici, ma lì era funzionale alla spiegazione che la politica deve a circa 30 mila aziende italiane messe in discussione dalla Bolkestein, o meglio, dall’immobilità della politica italiana nei confronti della Bolkestein. Il Governo, sostiene il Sottosegretario Francesca Barracciu, ritiene il turismo una priorità. Infatti manda un’indagata per peculato a sostenere che i problemi li ha provocati chi ha governato l’Italia per vent’anni prima di loro, che loro ce la stanno mettendo tutta, ma il destino dei Balneari è legato ad un paio di richieste del TAR alla Corte Europea e… bisogna aspettare. Il pubblico, come intuibile, non ha reagito molto bene. L’altro relatore politico di competenza è stato l’Assessore Regionale Corsini, leggero come le due frasi che gli hanno insegnato a ripetere. Ha parafrasato qualcosa di poco convincente rispetto ai segnali di ripresa, al non chiamare il mare d’inverno “destagionalizzazione” (probabilmente perchè difficile da pronunciare) e mi pare che abbia detto anche qualcosa sui russi… ma non ne sono sicuro, stavo contando i punti luce sul soffitto. Grandi applausi invece per Angelo Vaccarezza, Presidente Commissione Affari Istituzionali e Bilancio Regione Liguria, l’unico che ha soddisfatto le aspettative di un pubblico che non si vuol sentir dire altro che “hai ragione”. Lui le cose le ha messe subito in chiaro con un’unica slide inneggiante ad un “No alle aste” ed ha proseguito con un accorato intervento in difesa della categoria, che ha costruito tanto ed ha investito a costo di grandi sacrifici. Applausi. Applausi che non sono valsi per lo stesso discorso, ma fatto al contrario, da Marco Affronte del Movimento 5 Stelle. L’Eurodeputato si chiede infatti se sia giusta l’invocata concessione a 30 anni per chi invece fa corrispondere il suo investimento ad una latta di vernice all’anno, o anche meno. Non so dalle altre parti, ma qui in Romagna qualche esempio lo abbiamo. Per questa affermazione il pubblico ha contestato veementemente, Marco Affronte Marco Affronte cosa per cui si era trattenuto ad un’altra affermazione molto più caratterizzante sul doppio binario: all’asta le spiagge rimaste libere da concessioni? Anche no. Nel complesso un appuntamento inutile in cui la politica ha scaricato su altre contingenze la sua immobilità e dove i balneari hanno fischiato chiunque, tranne chi diceva loro che hanno ragione. Ancora non si sono stufati di chi gli da ragione… contenti loro. @DadoCardone Citizen