venerdì 23 ottobre 2015

Farse e tragedie

Ovvero: il console onorario. Qualcuno ieri c’è rimasto male e ha scritto alla redazione circa la nostra affermazione che, specie a Rimini, e comunque in generale nelle cose umane, quasi sempre le farse si trasformano in tragedie. Quello che è dispiaciuto ai nostri severi censori (comunque facilmente identificabili tra i “Civivo” di sorveglianza del Web, l’ampiamente reclamizzata task force Gnassiana) è l’accenno a Rimini. Poiché siamo fermamente convinti che anche i più duri di comprendonio o comunque quelli che fanno finta di esserlo, hanno diritto a una spiegazione, chiariamo perché Rimini secondo noi abbia un suo personale record nel perverso rapporto farsa/tragedia. Qui basta fare un elenco di casi riferito solo agli ultimi 10 anni. Il riminese medio è di memoria corta, anzi cortissima, ma proprio tutto non può essersi dimenticato. Andando quasi in ordine alfabetico ricordiamo: Aeroporto Fellini (con o senza “console onorario ” russo; no, Graham Greene non c’entra...); “Aree in Fregio” al lungomare, “Area del benessere” o “Novarese” che dir si voglia a Miramare, Museo Fellini ovvero cinema Fulgor; Teatro Galli, Carim con annessi e connessi, Colonia Murri, mercato ambulante ora denominato aree “Grandi Mercati”(sic!), Palas e annessi e connessi. Facciamo grazia del resto e non è poco. Manca ancora tra le tragedie quella più grossa di tutte, ma che non tarderà a manifestarsi: il Trc. E pensare che tutto questo po’ po’ di roba si è potuto “realizzare” in pochissimi anni in una città di poco più di 100.000 abitanti e in una provincia che ne conta poco più del doppio. Ovviamente non consideriamo le decine di migliaia di “non residenti” ed extracomunitari. Ma quelli non contano. Resta il fatto che questo elenchino ha turbato solo pochi “fedelissimi di regime” badanti sul Web. Per il “Corriere del PD” e il “Carlino” ci vuole ben altro. Essi sono già serenissimi.

 Behemoth