venerdì 30 ottobre 2015

Un Regista

Sono convinto che il "renzismo" per come si è sviluppato ed ingigantito coprendo ormai tutto il territorio nazionale, politicamente e culturalmente, deve avere un "Regista". I finanziatori li conosciamo. Per le sue caratteristiche, propendo per uno alla F.lli Vanzina. Non per offendere gli inventori della cinematografia all'italiana che rappresenta meglio la società di quella "culturale", dipendente dai fondi governativi. Votano Renzi come votavano Berlinguer. Le strategie informative ormai sono talmente raffinate da usare i dati Istat come fosse uno strumento terzo. Mi piacerebbe sapere chi hanno intervistato per "sentire" che la fiducia delle imprese e dei consumatori è in aumento. Le notizie che ci stordiscono partono all'unisono da Roma, atterrando come di costume, leggermente più ridicole a Rimini. In attesa di avere la Casa del Cinema al posto del vecchio Fulgor, ci dobbiamo accontentare dei mattutini Pungiglioni. Non ce l'ho con il giornalista iscritto, anche lui deve campare, ma scambiare delle "visite" in Via Rosaspina negli uffici strategici (lontani per importanza da quelli dell'assessore intermittente) come presentazioni di progetti, solo un "copione" obbligatorio può imporlo. Il tema è talmente buffo che ci dedicherò un articolo, raccontando le ragioni e le paure della transumanza di bagnini ed albergatori. E' l'ultima festa del rendering di Gnassi. Dopo questa le ha distribuite tutte le carte, gli manca un pò di porfido "Anthea" poi si va a votare. Vorrei chiedere però alle forze politiche e civiche quelle che hanno un cuore ancora palpitante di non arrendersi senza combattere e comprare il Carlino..