giovedì 22 ottobre 2015

Il Movimento e le Prove sul Circuito

Considerazioni a latere della due giorni imolese. Quello che si è svolto a Imola è stato sicuramente il giro di lancio degli Stati generali del Movimento 5 Stelle, attualmente seconda forza politica del Paese e in alcune realtà pure la prima. I più maligni hanno parlato di prova di fedeltà del popolo grillino, personalmente la definirei più come vere prove tecniche di governo. Interessante è apparso da subito lo scenario logistico, il circuito "Dino Ferrari", (seppur non privo di pecche) che i soliti maldicenti hanno colto maliziosamente come un'inno alla grandeur del duo Grillo - Casaleggio . Molto azzeccata la disposizione degli stands simile a quella dei box della formula 1, che divisi per regioni attorno al palco, hanno dato l'esatta percezione di una affluenza continua affollando in ordine di gradimento i padiglioni di Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, con le Marche in costante ascesa e le altre a seguire. Se qualcuno ha percepito un calo nell'attivismo, questo non toglie, che il Movimento sia l'unica realtà politica italiana che riesca a catalizzare ancora l'interesse e a smuovere dal divano circa centomila persone a giornata, verso la politica, tra simpatizzanti, curiosi, incerti e attivisti. Veramente positive si sono rivelate le Agorà mattutine, i veri motori rombanti e già collaudati ,della "prim'ora grillina", fulcro dei 5 punti portanti del Movimento fin dal suo costituirsi. Si è discusso a 360° di ambiente, di Nato, di FTTP, di scuola, di sanità, di università , di tutto e di più, per quello che è andato e andrà a costituire materia per le proposte di legge. Ma la vera novità assoluta, è stato un intero stand dedicato ai meetup, quasi a voler mostrare il nuovo prototipo con componenti già collaudati, dove a turno Fico e Di Battista hanno risposto alle domande più varie sul futuro degli stessi. Il discorso deve essere chiaro a tutti, i meetup rimangono come sono nati: non sono portatori del simbolo, ma i "portavoce" eletti dai cittadini devono dare conto periodicamente alla base, del loro operato. Come dire, iniziamo a fare pulizia su chi fin'ora (e si spera pochi), ha giocato a confondere i due ambiti per proprio interesse. È da qui, penso che bisogna iniziare a cogliere il segnale di cambiamento che si è delineato come il principio conduttore di tutta la due giorni. Non è un caso che nel suo primo discorso, di questo meeting, Grillo abbia ridimensionato il suo ruolo autodefinendosi "elevato " (ideologo -fondatore) e quello di Casaleggio in "guru" (maestro di comunicazione) che è risuonato come un chiaro passo avanti verso la formazione di politici concreti, di nuovi bolidi, che possano essere ben spesi per governare il nostro Paese, anzi, azzardo di più, ho percepito che unitamente alla due giorni si sia parallelamente consumato un vero e proprio "think thank" ristretto, proprio su questi punti. Azzarderei a una seconda costituente per il futuro dello stesso Movimento. Dopo una prima fase "destruens", che ha coinvolto attivamente e responsabilmente, da situazioni insostenibili, milioni di cittadini, a una fase" construens", che si può estrapolare dalle frasi, male interpretate, dai media, dello stesso Grillo:《Il M5S rende possibile la partecipazione di tutti i cittadini. Di Maio oggi è una macchina da guerra, quando lo abbiamo preso parlava come Bassolino. Non c'è bisogno di gavetta infinita o scuole di partito per trasformare semplici cittadini in macchine da guerra, poi sogno di togliere il mio nome dal logo del Movimento》 Il resto della kermesse è risultata come una piacevole due giorni di dialogo, conoscenza, scambio di opinioni ,di idee, di delibere, di cittadini che 24 ore su 24 prestano servizio al Movimento al Paese e nel proprio ambito locale. Tutto è filato come da programma, anche con un inaspettato e piacevole anchorman, Max Bugani,voto generale ? Un otto e mezzo per l'organizzazione e un dieci per tutti coloro che vi hanno partecipato e creduto a questa intensa due giorni. Concludendo, appare sempre più chiaro che il messaggio del duo Grillo- Casaleggio per abbattere il sistema, miri a una classe politica di tutto rispetto con motori da cavalli di razza dei e fra i cittadini. Insomma, il Movimento è cresciuto ed è uscito dalle ingenue pastoie della prima ora, in cui alcuni pensavano al cambiamento giocando a tirare palline contro barattoli con le effigi dei soliti politici che stanno affossando l’Italia. 
L'Innominato