Stamattina siamo stati presi da un raptus, un raptus di ottimismo renziano e abbiamo scommesso con il Cancelliere. Abbiamo scommesso che entro gennaio il “Fellini” riaprirà come dicono tutte le fotocopie. Probabilmente il giorno della Befana o forse per i “giorni della merla”. Al più tardi concediamo al nostro avversario il 28 febbraio. La posta è una cena sontuosa al ristorante dell’Embassy il giorno di Pasquetta. Subito dopo aver accettato la scommessa con l’infallibile Cancelliere ci sono venuti dei dubbi. Abbiamo ripensato all’articolo di ieri del suo strettissimo amico Woland. Ma quali passeggeri voleranno sul “Fellini”? I russi no. “Russia delenda est” hanno decretato gli americani e quindi noi da fedele colonia di Washington non li vedremo più. Chiuso. Quelli dei prigionieri di Guantanamo è solo una battuta. Idem quella dei migranti del Nordafrica che, purtroppo per loro, non possono usare l’aereo. Rimangono i cinesi di Gnassi e della Fincato (cioè di Matteo Renzi) ma ripensando ai personaggi che li propongono, cioè questi due, ci vengono i brividi. Sarà meglio che cominciamo a risparmiare i soldini per la cena all’Embassy. Diavolaccio di un Cancelliere!!