domenica 29 gennaio 2023

Il Quartetto del Pd

Nella totale indifferenza dei cittadini, una volta elettori, si stanno consumando 30 giorni dalle primarie e funerarie del Pd. In campo c'è un quartetto di generi, quasi diversi. Bonaccini esprime meglio le antiche discendenze, provenendo dal funzionariato attivo di una regione in cui ancora contano i rapporti e le filiere del consenso, costruito con i pienoni obbligatori. Quello che viene chiamato zoccolo duro, è il salvagente del Pd. Da noi funziona, Rimini e Riccione lo testimoniano. Le componenti sindacali e le poche rappresentative del centrodestra, sono allegre truppe di complemento del regime locale. I giornali (due) ed i blog sono tutti da quella parte, nella totale indifferenza di una presunta coalizione. Si svegliano solo per la lotta fratricida delle preferenze. Importante è rimanere leggermente a galla. La Meloni li ha quasi infastiditi, li costringe ad uscire dal comodo relax. Le altre figurine sono un necessario contorno per mostrare ancora attrazione verso un partito in scioglimento. Per venti anni ha rappresentato potere ed ingiustizia da piazza, garantiti e sbarchi concordati. Il lavoro è lasciato nelle mani e gli scioperi (ridicoli) di Landini. Anche la Cgil è destinata alla scomparsa. Rappresentano solo il loro mondo "sanremese". Il clima nel partito di Letta si arroventa ma Repubblica è troppo impegnata ad inseguire la vispa Giorgia e lo spoil system, finalmente operante. Quando è il turno della Rai? Vi ricordo ancora i due conigli del mattino e i caterpillar del resto della giornata. Emerge anche una polemica tra i sostenitori di Bonaccini e Articolo Uno. Sembra che la sinistra all'europea, faccia incetta di tessere al modico prezzo di 5 euro, mentre quelle del Pd costano 5 volte tanto. Siamo ai saldi. 
massimo lugaresi