lunedì 2 gennaio 2023

Fort Alamo

Il prossimo traguardo per i pienoni della propaganda, saranno le primarie del Pd spacciate per un congresso. Non sono chiare le modalità, solo le assenze. Gestione improvvisata, segretari kleneex che, secondo sondaggi ancora casalinghi, contribuiscono al travaso
 di voti nel fantastico mondo pentastellato. Il centrodestra dovrà inventare una opposizione, chiamando Renzi&Calenda. L'espressione del migliore centrismo democristiano. Perfino Mattarella ha salutato l'alternativa come provvidenziale. Tutti affermano che il partito va rifondato e nel contempo (tutti) lavorano per le solite logiche correntizie. L'unica novità è il colore delle mutandine congressuali. La Bussola di Letta, per il poco comprensibile, sarebbe una specie di referendum tra gli iscritti (pochi) ed i simpatizzanti (meno) per decidere cosa mettere in un teorico programma. I danni del liquidatore alla francese, sono stati immani. Anche in questo caso lo Zio è migliore del/la Nipote. Quale strumento ha "legittimato" i lungomari alla riminese? Un senile dubbio, sorto dopo una veloce lettura della vangelo urbanistico secondo la Frisoni. La commedia densa d'inganni che mette a sinistra un partito shakerato con la vecchia Dc, si incasina per la frettolosa aggiunta di odori e sapori di matrice improponibile. Lo scenario è orribile, al punto che l'unica novità è uscita dalla destra che ha saputo riconvertirsi modernamente. Non usa cinghie di trasmissione sindacali per rappresentare il mondo del lavoro. Sono sicuro che la grandissima maggioranza vota a destra. Il dibattito sul logo poi rappresenta la ciliegina sulla torta da sbattere in faccia ai pochi creduloni rimasti. Bonaccini e la Schlein, combattono nel Fort Alamo del partito. Vi ricordate come è finita? 
massimo lugaresi