domenica 15 gennaio 2023

La Benzina del Governo

Già finita? La marcia all'indietro sembra la specialità di un leader che viene ancora definita erede dei marciatori sulla Capitale dei cinghiali. Dagospia, la mia nuda e cruda intelligence preferita, ha scomodato perfino Draghi che avrebbe consigliato alla Meloni di non ascoltare presunti esperti di partito, ma agire di testa e benzina sua. Occorre dire che anche una modesta intelligenza avrebbe capito che senza soldi si possono solo completare i dannosi Parchi Nord e Sud a Rimini o raccontare ai creduloni del Pnrr che il Trc di Cagnoni è un'opera di forte impatto ambientale e non un'altra stronzata pazzesca. La Stampa, noto giornale dei migliori Agnelli della nostra vita, questa mattina ha "pontificato" che un italiano su due è contrario alla soluzione (a debito) del governo. Avete capito che questo non è il loro regime? E' comparso anche il faccione sempre sorridente di Zingaretti, ricordando che con Draghi ed il Pd, come forte sostegno, milioni di persone venivano in Italia per fare il pieno. Una prece (vaticana) per il partito democratico che si spegne male. Calenda&Renzi aspettano il momento giusto per avanzare l'inevitabile opa sul berlusconismo, dividendosi le due badanti. E' indubbio che il centrodestra dopo la parentesi giudiziaria del Cavaliere, non ha mai trovato tempo e voglia di rinsaldare la coalizione. Ognuno bravamente per se e Repubblica per tutti. Il covid, due anni di clausura cinese e la sgangherata gestione, tesa ad evitare il confronto elettorale, hanno fatto saltare il banco di Draghi e rivitalizzato i grillini, oggi la vera insidia per l'ultima speranza democratica. Poi è arrivata la Giorgia ed il diluvio di consensi. Sono convinto che con il presidenzialismo, fa in tempo fare altri due figli e portarli al prossimo papa tedesco. 
massimo lugaresi