mercoledì 11 gennaio 2023

Il Potere Operaio della Schlein

Fallito il tentativo di "piattaformare" le primarie piddine, la candidata Ely Schlein si rifugia nel Potere Operaio con 4 cittadinanze e qualche genere, mescolato con il Verde e (forse) qualche goccia di resilienza. Ha sentenziato che il nuovo Pd si deve occupare dei poveri e la terra. Un monito francescano, successone garantito. Vuole evitare le piazze, non sono una specialità della casa, ma un condominio con i cinque stelle. Chi può votare un miscuglio peggiore di quello prodiano? Renato Zero o salendo il livello del cachet, Tiziano Ferro, per posta, dalla Florida, oltre al sicuro voto canoro della Fiorella. Interpreti del vero operaismo. Non basta prendere per il c.. la sinistra, rubare simbolo e cultura per indossatrici milionarie ed elitarie? Ho l'impressione, credo comune a tanti che hanno praticato, spesso criticamente il comunismo italiano, che la benestante, regala a Bonaccini il ruolo dell'ultimo segretario. E' stato un furto alla storia. I poveri e la terra è il motto, usando la lingua italiana, della candidata atterrata nell'unico regno rimasto al Pd, assieme ai porti sicuri dove approdano i naufraghi su prenotazione. I sindaci piddini non l'hanno presa bene. Quello di Lampedusa dopo decenni di approdi accolti con giubilo, si è adontato per il cambio di governo e del ballo dell'accoglienza. Condivido diversi aspetti di questo governo, in particolare il dato, quasi irrilevante, di essere eletto dai cittadini ed in particolare il volere cessare la favola miliardaria dei finti salvataggi e degli sbarchi (solo) italiani. Il merito però è di Salvini. Ho paragonato la crisi del Pd a quella (pesante) che sta investendo la Chiesa dei zitelloni. La Meloni però imperversa, Von der Lyden e Papa Francesco in un giorno. Arriveranno anche gli antagonisti di una volta. 
E' per caso che viene riesumato, per la decima volta, il caso Orlandi? 
massimo lugaresi