venerdì 20 gennaio 2023

Sindacato Scomparso

La scelta di Landini, imposta da un Nazareno che non ne azzecca una, era già una previsione per la fine di un sindacato comunista come cinghia di trasmissione di voti e consensi al Pd democristiano. Le adunate all'italiana sembrano i pienoni della Rinaldis, mentre in Francia milioni di persone urlano contro il maschione che vuole depredare le loro pensioni. Due anni di clausura sanitaria, Conte e soprattutto Draghi, hanno ridotto il popolo peninsulare come volevano gli atlantici che comandano o muori. La protesta democratica e la componente sindacale più forte, sono quasi sparite. Rimangono tre segretari, due in quota Pd, che aspettano la ricca liquidazione e relativa (ricca) pensione. L'ordine per l'ex antagonista Landini è imbrattare l'immagine del governo. Fa quello che può, con qualche vecchio pensionato. Sono più gli articoli dei giornaloni d'accompagno, dei manifestanti. Nel silenzio e con il massimo menefreghismo dei cittadini, stanno completando l'allestimento dell'ennesimo congresso della Speranza e Rinascita. Il garante riminese è il plurivotato Mattia Morolli, naturalmente per Bonaccini, come l'ex vate Gnassi e la corrente di Chiamami Città, ritrovo della vecchia guardia comunista. Non li leggo sofferenti. Forse le pale eoliche li soddisfano. Domani, tutti i "resistenti" all'aggressione elettorale,
 si ritrovano per benedire e festeggiare, con le sigle dell'ambientalismo domestico, la collocazione (più) al largo dello "sfregio" dei contorni marini. Opera costosissima, da caloroso brindisi, ma inutile, per accertata mancanza eolica. Sono anni che ci provano. Le "loro" sanzioni" hanno liberato gli ostacoli. L'inaugurazione sarà compito di Fiorello, simpatico venditore di Wind.
massimo lugaresi