lunedì 9 gennaio 2023

Verità a Gocce

Ho letto, su Chiamami Città, le Gocce di Verità sfuggite a Melucci. Il blog è legato al potere locale per antica tradizione e necessità sindacale, una volta artigianale. Adesso viene usata più la penna elegante della Lia Celi, con la messa in pausa del Nando Piccari, spesso offensivo. La lettura è sempre interessante per le intelligence che, spinte da inesausto masochismo, si interessano del Pd, nella versione legata al remoto. L'ultimo articolo di Melucci, riecheggiava quel tale che non c'era e se c'era..dormiva. Triste riflessione relativa a due vecchie questioni pendenti, lasciate in eredità dal Principe Gnassi: canoni demaniali e triangolone. Non guardate la stampa locale è inutile, non ne parlano. Nel primo caso, chi ha regalato le spiagge ai signori della sabbia con canoni ridicoli è stata (sempre) la sinistra con il D.L. 400/93, comprensivo anche del "famoso" diritto d'insistenza, cancellato dalla Corte Costituzionale, difficilmente antagonista. Prima di questa norma, i canoni venivano stabiliti da specifiche Tabelle, in funzione dell'attività svolta. Siamo nell'epoca (riminese) dei bagnini sotto l'ombrellone repubblicano. Le Tabelle venivano redatte dalle Capitanerie, con le Intendenze di Finanza ed il supporto dell'Ufficio Tecnico Erariale. Meccanismo piuttosto complicato, ma il risultato era soddisfacente. Gli uffici dello Stato, sopracitati, conoscevano il territorio ed indicavano tariffe vicine all'andamento del mercato reale. Il classico bar di spiaggia, pagava negli anni 80, tramutati nella moneta di Prodi, poco meno di 2.000 euro. Una zona dai 4000/6000 euro. Un mosconaio e 15 mosconi circa 150 euro. Ovvio che ai citati gestori dell'arenile, la norma non andasse bene. Una ideona spinse i "compagni" a sovietizzare i prezzi per tutta la penisola, indipendentemente dall'attività svolta. Questa Maurizio Melucci,
 con abbreviata sintesi, è una goccia salata di verità. In quegli anni tu esercitavi la carica di segretario della federazione riminese. Ti permetteva di battere tutti i big che si presentavano ai duelli per le cariche. Stesi al tappeto. Solo Gnassi ti ha fregato, dolorosamente. Non ti arrendi, lo so, ma sta sparendo il contenitore scelto per la disfida delle primarie fra multigeneri. Andrebbero aggiunte altre cretinate a quella norma, come il non considerare nei contratti pluriennali il valore degli investimenti fatti. Il canone per la Darsena di Rimini è passato da 40.000 euro a 400.000. Assurdo che costringerà gli imprendidori a stare alla larga dal mare statale. Con l'attuale normativa rimane allo Stato la prerogativa di variare la cifra pattuita nel contratto. Passo al Triangolone. Ho notato che la "tua" proposta di collocare anche dei resort, ha permesso a Gnassi di affermare che qualsiasi altra cosa sarebbe stata meglio, Invenzioni, sboronate, promesse, senza una programmazione convincente. E' altrettanto vero che a Rimini avete il vizio di fare come vi pare, non avendo concorrenza politica. Si doveva partire come per S.Giuliano e la stessa Darsena, due esempi di programmazione convincente. Mi rivolgo a Gnassi, mentre si cura le ferite parlamentari all'ego: il federalismo fiscale con il Triangolone c'entra come i tuoi lungomari con la mobilità sostenibile e sopportabile. Tutti i passaggi burocratici sono stati eseguiti con norme ordinarie. Dal demanio al patrimonio, la comunissima sclassifica è stata sufficiente. Il passaggio dal Patrimonio dello Stato al Comune, è avvenuto dietro specifico compenso deciso dall'Agenzia del Territorio. L'anomalia presuntuosa è affermare che il comune è proprietario dell'area. Da che mondo è mondo, chi paga un affitto si chiama affittuario. Se accetti di pagare 600.000 euro sei anche un pò..  Solo l'onorevole Gnassi lo può spiegare. Come affema, il suo vecchio nemico Melucci, dopo i mancati versamenti dei concessionari, si vuole tornare indietro, per quello che conta, sono d'accordo. Vi risparmio il lungo pistolotto sulle ragioni. Non perdo però l'occasione per una domanda che mi frulla da tanto. Rimini aveva una carenza endemica di parcheggi, da quando i pienoni non li decideva la Rinaldis, Gnassi li ha scientemente distrutti. Perchè sotto il Triangolone non viene costruito un necessario contenitore di auto, invece di farlo fare sotto la rotatoria del Grand Hotel? Per capirlo occorre aspettare il vincitore? Infine una spigolatura: Maurizio, quando leggo che richiami all'osservanza del Piano spiaggia sento l'amaro in bocca e torno agli ultimi momenti della mia permanenza nell'amministrazione, prima del lancio delle dimissioni. Avevo seguito il Piano Spiaggia come capogruppo diessino e poi (per poco) come assessore al turismo. Avete volutamente, sempre scientemente "cacciato" Baschetti perchè sapeva e conosceva troppo dell'arte demaniale. Aiutato o con il tacito consenso dell'assessore al ramo, hai preparato una variante dettata dai bagnini. Tutto il resto, è noia, anche ripeterlo. 
massimo lugaresi