venerdì 20 gennaio 2023

L' Intelligence di Dagostino.

Le fonti informative, spesso casalinghe che permettono a Dagospia di essere il blog piddino più "guardato", sono molte. Alcune usano strumenti naturali come le favolose tette e qualche culo, per ossequiare i generi di moda, poi ci sono i giornali associati alla vecchia propaganda, destinata a sciogliersi nell'acido dell'opposizione, senza ristori governativi. Non trovando da tempo proposte, idee, messaggi dal Nazareno, cercano, come per la guerra di Putin, le debolezze e gli intrighi nella coalizione di centrodestra. Il presunto migliorismo, accertato anche nei sacchi europei, li spinge a considerare il centrodestra, non da oggi, un coacervo di vetero fascismo, con i rimasugli del berlusconismo. Dimenticavo il pizzico di leghismo rimasto. Questo è il mantra di ogni articolo o discorso. Non usano specchi o timide riflessioni sullo stato della cosiddetta sinistra. La colpa non è di Speranza, Soumahoro o degli sbarchi prenotati, ma di uno scambio nella rappresentanza elettorale. La lettura riminese di Chiamami Città è molto più istruttiva di quella (istituzionale) del Carlino. Diventerà uno degli avamposti della resistenza. Hanno provato con le pompe della benzina e dicono (loro) di avere arrestato l'avanzata del nemico. Sarà una guerra lunga, i sindacati, dopo il silenzio al cospetto di Draghi, improvvisamente hanno trovato coraggio e proteste da avanzare, in solitudine. La cinghia di trasmissione cigola ma ancora regge, per la propaganda. La Meloni è intoccabile, stanno provando con lei il giochino delle elezioni virtuali. Finora è stato un disastro. Cambierà quando verrà fatta una opposizione in 4 lingue, quelle che da noi indicano i servizi necessari. Le elezioni regionali saranno un test attendibile. Danno per certo un altro trionfo dei Fratelli d'Italia, compensato dal ribasso cronico della Lega e Berlusconi. Non rimane che compilare articoli con le presunte divisioni all'interno della coalizione. Quando lo spoil arriverà alla Rai, s'accorgeranno che non è loro proprietà e nella sinistra ci sono tanti da imitare, offendendoli ironicamente. Magari litigando, ma si stanno impadronendo di tutte le aziende statali, senza un saluto romano, ma con una poltrona piddina. 
PS Anche la mia Juve viene considerata squadra con tendenza piddina, ogni tanto cambia il presidente segretario, per cronica incapacità. Solo i procuratori di Torino hanno un'altra opinione. La vogliono abbattere, resuscitando reati, commessi perfino dalla "casta" Inter, finanziata dai nemici cinesi. Messina Denaro, catturato nel tempo della Giorgia, non vale. Si è denunciato da solo e Saviano non si da pace. Siamo solo agli inizi. Però hanno smesso con Totti e Maneskin. 
massimo lugaresi