giovedì 26 gennaio 2023

Parenti&Serpenti

Cosa sta succedendo a Riccione, dopo la "liberazione" dalla destra, con il (solito) centro ondeggiante? Abbiamo due giornali, stessa matrice, che dovrebbero informare la cittadinanza, non garantita dall'iscrizione ad una delle correnti piddine, su cosa succede nella Perla, tornata (dicono) a sinistra. Leggete Chiamami Città, meglio poco di niente. Quando un sindaco, anche al femminile, scelto tra le funzionarie di una succursale del partito dominante, viene contornato, non da uno (passa) ma due badanti politiche, significa essere alla frutta o Berlusconi. Sarebbe sufficiente, per quelli che lo conoscono, dire, al posto del Carlino, che il sindaco al femminile, funzionaria di una costola piddina, è stata messa sotto l'ala (?) protettrice di Santi Riziero. Quelli che lo conoscono bene, hanno aggiunto, fortunatamente, un pezzo importante delle vicende riccionesi: l'imprenditore Ubaldi. I giudizi raccolti, non solo di parte, sono pesanti, accusano più il centrodestra che la scelta, quasi disperata del Pd provinciale. La Giorgia ha davvero rivoluzionato il clima politico. Un ingresso pesante e duraturo. Il sindaco eletto sembra fuori ruolo, come i precari della scuola. Hanno velocemente costruito una fortezza per ripararla da errori ed indecisioni. Contano sempre sulla propaganda, più impegnata ad officiare il passaggio vescovile. Nel Pd è diventato argomento dirimente. Il tutor Ubaldi dicono sia buono, l'altro, arrivato alla presidenza della provincia, gestita prima da Gnassi poi dal successore, fa ormai parte degli ingredienti di contorno. L'ho rivisto che teneva l'ombrello per riparare il nuovo vescovo. Lavoro politicamente utile. Vincerà Bonaccini, largamente, la crisi lo aiuta, corre contro nessuno o generi rappresentanti una piccola ma chiassosa minoranza. Il sindaco della Perla, consegnato nelle mani di un partito senza identità, ma tanti interessi, sembra non averne indovinata una. E' riuscita a svegliare la minoranza dal lungo pisolino. Le spese (inspiegabili) per il centenario, patrono e natale, sono state un grazioso dono all'opposizione. Trittico di errori dovuti alla mancanza della famosa scuola dell'obbligo. Ho visto, da vicino, decine di personaggi usciti dal sindacato o dal privilegio culturale che hanno fallito clamorosamente. Un sindaco, anche con la A, non s'inventa. Si prepara. 
massimo lugaresi