domenica 1 gennaio 2023

Amici Nemici

La Giorgia Meloni non sbaglia un colpo e nemmeno un vestito,
 come faceva Gnassi. E' ancora nella fase ascendente, lo dice anche Fox. Per complimentarsi, ha subito telefonato a Mattarella, costretto a rifare (fortunatamente) il Presidente al posto del trombato Draghi. E' stato però l'inizio della fine piddina e sarà l'ultimo eletto dai pochi voti rimasti al partito in scioglimento. Leggendo però la stampa con la propaganda dei pienoni nostrani, sembra non sia successo niente. Il cambio climatico nel governo costringerà anche la riluttante compagine del centro riminese, con la destra che non ha mai trainato nessuno, a fare..politica. Un piccolo dramma interpretativo. Hanno sempre giocato ognuno per se ed il centro ciellino per i naturali vincitori. Si sfalderà (faticosamente) il Pd anche nella nostra regione. Cosa succederà è ancora presto per prevederlo. Il finto congresso della merla di febbraio, cercherà di mettere qualche pezza a generi ormai prevalenti. Rimane però lo zoccolo duro della grande e potentissima distribuzione, i beneficiati nella concessione (eterna) dei servizi, imprenditori e perfino i mattonari, resuscitati dalla lotteria del superbonus grillino. Un numero risicato di elettori ma dotati di generosità. Per la Meloni stanno usando il "trattamento" Putin. Ottimo per tutti i nemici della democrazia piddina. Al dittatore eletto sono diagnosticati tumori quotidiani, macchie nel viso e dita violacee per misteriose medicine che al Cremlino servono per campare. La Meloni invece, secondo Oggi, settimanale una volta dedito alle cronache ed imprese dei reali nel mondo, sta "soffrendo" la pericolosa solitudine, però dopo avere addomesticato la stampa avversaria. Questa è nuova. Imprevedibile la fantasia dell'opposizione. Repubblica e soprattutto La Stampa, stesso casato editoriale, sembrano quotidiani della verità al cospetto della fantasia bellica. Impossibile contestare il verbo e le trovate di una guerra combattuta anche sui social. Le notizie, nel tuo telefonino, sanciscono la vittoria della bugia democratica. Provocano pochi morti ma creano troppi imbecilli. Così nascondono le colpe di un Presidente che una volta avrebbe subito un incidente, spesso ripetuto nella storia americana. La morte del novantenne Emerito Papa, ha aperto una piccola scissione nella Chiesa in crisi d'astinenza da matrimoni o nozze riparatrici. Le due correnti vaticane si sono elegantemente scontrate. Restaurazione contro vetero sandinismo? Scelgono un Papa sempre molto vecchio per la paura di non poterlo cambiare? Alle volte il destino è sbrigativo come successo con Papa Giuliani. Bergoglio e Ratzinger erano agli antipodi nella politica vaticana. Personaggi completamente diversi per cultura ed azione. La sinistra di Chiamami Città, ha preso proprio male l'arrivo di una donna potente e capace. Erano rimasti alla Petitti e per le grandi occasioni alla Murgia. Troppo serio e composto Jamil Sadegholvaad per essere definito il successore. Continui così, di ristoratori e lungomari, ne abbiamo sa. 
massimo lugaresi