martedì 30 settembre 2014

CS Giulia Sarti

Accolgo con sentimenti contrastanti l’assegnazione del bando Enac per l’Aeroporto Federico Fellini di Rimini. Sono certamente felice del fatto che, tramite la gestione provvisoria, l’attività dello scalo possa non essere interrotta, poiché l’interruzione comporterebbe l’irrimediabile perdita di molti voli in favore di altri scali. Sono però dubbiosa sulla cordata a cui il bando è stato assegnato. Sicuramente esiste un motivo per cui una Newco abbia potuto ottenere un punteggio perfetto senza nemmeno usare il bonus della busta C, quella con l’offerta per i beni lasciati da Aeradria, ma al momento non è dato comprenderlo. Fatto sta che questa Nuova società, che ancora non ha un assetto definitivo, ricalca in modo preoccupante alcuni indirizzi della vecchia gestione dei soci pubblici sia per il desiderio, già dichiarato, di rivolgersi al mercato cinese, sia per un referente, Leonardo Corbucci, che prima del concordato era stato notato come socio di Eurafrica. I più attenti ricorderanno che questa società e Ambroimmobiliare erano stati indicati da Vitali come i salvatori dell’aeroporto prima del concordato. In accordo con il Movimento di Rimini mi riservo di conoscere l’assetto definitivo di Ariminum per capire quanto pericolo ci sia di rivedere vecchie conoscenze che hanno dimostrato, fuor di ogni dubbio, di essere lesivi per una corretta gestione dello scalo. Nel frattempo mi auguro che gli indagati nella vecchia vicenda capiscano l’opportunità di non intervenire nelle questioni del Fellini, almeno fino a quando la loro posizione non sarà chiarita. 
 Giulia Sarti
 Movimento 5 Stelle Rimini / Roma