mercoledì 10 settembre 2014

La guerra di Obama (quarta fase)

Stamattina, da fonti diplomatiche attendibili, si apprende che Obama, sempre più pressato dal “Partito della guerra” e irritato per i ritardi e le divisioni tra europei, ha deciso di passare alla quarta fase delle sanzioni contro la Russia. La spaccatura in seno alla UE è evidente con i paesi baltici e la Polonia scatenati e gli altri tesi a frenare. Il problema è che Obama tiene molto di più a Varsavia, Riga, Tallinn e Vilnius che al resto dell’Europa. In particolare è irritato dalla resistenza della Merkel che pare non intenzionata a suicidarsi. Conclusione: la prossima settimana, secondo le nostre fonti, il Partito della guerra introdurrebbe nell’arsenale anti-Russia la bomba atomica finanziaria. Cioè il più volte citato blocco dei pagamenti SWIFT che, secondo gli esperti americani, farebbe crollare l’economia russa nel giro di due o tre settimane. Naturalmente, in gran parte, ci andremmo dietro anche noi europei ma questo non interessa né a Washington, né ai baltici/polacchi che, anzi, avrebbero tutto da guadagnare da un collasso del centro-sud europeo. Ancora pochi giorni e potremo vedere se queste indiscrezioni sull’uso della “bomba atomica finanziaria” hanno un fondamento oppure no. A conferma dell’attendibilità delle indiscrezioni sta il fatto che queste “misure distruttive” (così definite in USA) verrebbero a coincidere con le manifestazioni anti Putin programmate per il 21 settembre a Mosca S. Pietroburgo e altre grandi città russe del partito “Jabloko” di Nemcov per protesta contro i “brogli” delle prossime elezioni del 14 settembre. Un ultimo tentativo per una “spallata arancione” contro l’attuale leadership del Cremlino.
 Woland