lunedì 15 settembre 2014

S.Giuliano

Personalmente non ho mai condiviso le scelte urbanistiche su S.Giuliano, inventate da Chicchi ed eseguite da Melucci, fatto salvo il piano spiaggia, una delle poche condivisibili operazioni balneari, che ha trasformato l'arenile ed ha reso la spiaggia di S.Giuliano l'unica..in regola. Contiene un pò del mio pensiero. Anche se sono dell'idea di andare..Oltre. E' triste ed assurdo che nessuno sembra più credere in quel progetto, abbandonato anche dal dibattito cittadino. La nuova S.Giuliano sembra la vecchia Barafonda. Doveva essere il laboratorio sperimentale per una nuova città, ma il tema è quello di sempre, l'assenza di una classe dirigente, trasformata in tagliatori di teste.. inesistenti. La darsena  ha scatenato centinaia di articoli, discussioni, incontri, comitati. Basta passeggiare, con o senza cane, in quei luoghi, lo vedi e forse capisci. C'è una strada sterrata che divide la darsena dalla spiaggia che non ci dovrebbe essere, ma se c'è, forse serve, metti allora delle fioriere tanto per abbellirla. Arrivi poi in adiacenza alla rampa soprelevata, sotto c'è di tutto. Quasi una discarica. Lo slargo finale prima del pezzetto di spiaggia libera è un.. non luogo. Bruttissimo è anche lo scorcio di S.Giuliano visto da piazzale Boscovich, con le baracche dei pescatori e quel deposito di barche a terra che nascondono l'affaccio del complesso residenziale La Prua. Tornando alla spiaggia il favoloso spazio a monte delle cabine è abbandonato. Le pedane in legno sconnesse accompagnate da un verde improbabile, non sono un biglietto da visita invitante.  La nostra illuminata imprenditoria che secondo una delle comiche fotocopie ..investe all'estero, ha lasciato chiuso per anni un importante hotel in prima linea. Del collegamento con la riva destra, con i mega ponti o sottovia, nessuno più parla, così come della sostituzione del traffico sul ponte di Tiberio. A Rimini le grandi soluzioni diventano un si fa senza. S.Giuliano oltre a rappresentare un valore storico doveva essere l'esempio di una riqualificazione strutturale in grado di affrontare il futuro difficile in termini concorrenziali. Se qualcuno mi chiedesse cosa fare risponderei andate a chiedere ad Ermeti l'ideologo dell'urbanistica strategica. Non abbiamo un assessore al ramo ma un decoubertiano partecipante ai premi elettorali. Ma il Sindaco? Altro da fare, per lui la Città è un Triangolone che ha il lato importante sul Lungomare e l'altro al Borgo. Credere nell'innovazione per S.Giuliano, significa osservare alcuni aspetti fondamentali: portare a termine le opere infrastrutturali ed i collegamenti sui due corsi d'acqua (porto e marecchia) con opere funzionali. Parcheggi a monte sulla via Coletti, le possibilità non mancano, partendo dall'ex deposito autobus. Riqualificazione dei fabbricati più rappresentativi, partendo dal ristorante Laura, eliminazione del deposito barche e cantiere navale, riqualificazione dello squero sostituendo i vecchi piani inclinati con moderni travel lift. Un uso della darsena diverso, che deve garantire la sicurezza ma aprirsi all'esterno, trasformando il mega parcheggio per barche, gestito come una caserma, in un pezzo di città con tanti locali al suo interno. Che ci siano limiti ai pontili, pass, orari, va pure bene. I primi beneficiari saranno i diretti fruitori, la proprietà aumenta le sue attività, ma anche il diportista si trova in un luogo vivo non avulso dal contesto cittadino. Infine sull'area a monte della spiaggia un immenso spazio giochi attrezzato anche per l'inverno. Questi sono pensieri sognatori, la realtà è rappresentata dai "giovani leoni" piddini che cacciano ..Zerbini.