sabato 13 settembre 2014

Disastro Trc

Sapete cosa? Chi ha partorito questa balzana idea dovrebbe darsi delle gran pacche sulle spalle da solo, perché è riuscito a mettere in difficoltà chiunque entri in contatto con la corsa di questo folle autobus da 100 (e passa) milioni di Euro. Agenzia Mobilità, guidata formalmente da quella che solo incidentalmente è la nipote di Maurizio Melucci, ma ufficiosamente dalla vittima sacrificale Ermete Dal Prato, non riesce a stare nei costi. L’annunciata cura dimagrante che avrebbe dovuto fare l’opera, per ritornare all’originaria ipotesi di spesa, è stata come quelle diete buone per la prova costume: il sacrificio estremo fino alla prima discesa in spiaggia e poi giù a bere e mangiare come se non ci fosse un domani. Trattavasi di un altro degli annunci di Gnassi, completamente separato dalla realtà. Da dove voleva togliere 10 milioni di Euro, supposto che fosse quello il problema del TRC, lo aveva capito solo lui e ieri, nell’apposita commissione si sono fatti dei conti diversi. Cattura102 milioni di Euro. Che dire…. Salute! Si è sorpassata la soglia psicologica dei 100 milioni di Euro per un autobus su gomma, che doppia servizi già esistenti e che è ben lungi da essere associato ad un consuntivo di spesa finale. Nessuno vorrebbe essere nei panni di Dal Prato nel momento in cui cambierà (perché prima o poi cambierà) l’opportunità politica di appoggiare una simile pazzia. Nel frattempo, prima che 10 km d’idrorepellente cemento diano il colpo di grazia alla già complicata situazione degli allagamenti riminesi (10.000 metri di cortili, giardini ed erbe erranti ne assorbono di acqua) si cominciano a registrare i primi danni seri al “muro del pianto” di Spontricciolo che tra un po’ verrà chiamato “delle bestemmie”. Qualcuna se n’è già udita dagli abitanti della zona, che mai avrebbero pensato di diventare degli alluvionati, ma c’è da scommettere che qualcuna ne è partita anche dal Comune. La promessa elettorale di fermare questo “Tram chiamato Putiferio” (scusate la parafrasi) non solo non può essere rispettata, ma si sta trasformando in un boomerang di aspettative disattese. Forse il Sindaco Tosi aveva in mente di fermare il TRC con della diplomazia, ma le rivoluzioni “per favore” sono una contraddizione in termini e un capo della Municipale che non viene fatto entrare in un cantiere proprio non si può vedere. Il sì a un referendum informato e consapevole sui costi che ci si dovrebbe caricare sarebbe l’autorizzazione per ribaltare il tavolo di AM… i cittadini si sobbarcano ben altri oneri, tipo il mantenimento di Hera “la Piovra” senza che ne abbiano contezza. Come detto però danni il TRC ne fa a tutti, non solo a chi lo avversa. Nel PD tutti stanno bene attenti a non tirare fuori l’argomento e addirittura Lupus in Fabula, alias Maurizio Melucci, preferisce dichiarare, nelle rilassanti interviste del Nuovo Quotidiano, che la Darsena e il 105 sono due successi della sua Amministrazione, piuttosto che citare l’abominio TRC. Sembrerà strano, ma danni ne fa anche a chi dovrebbe goderne, politicamente si intende. Dopo una commissione copia di quella dell’anno scorso, ma che aumenta la spesa per uscire dall’opera di 3 milioni arrivando a 54, Carla Franchini, in barba a quanto dichiarato da tutto il Movimento 5 Stelle di Rimini, sembra sostenere che non si può uscire, tanto vale finire in fretta. Il Movimento si dissocia perchè questa presa di posizione assomiglia più alla linea della Procura, la quale ha fatto certificare a un Giudice per le Indagini Preliminari che il giudice del Tar aveva sbagliato a scrivere (!), pur di non intralciare l’autobus più stupido del mondo. Sicuramente non è la linea del Movimento di Rimini, né di quello di Riccione,che, pensando al futuro del territorio e non alla prossima elezione, sono consapevoli del fatto che 51 milioni (o 54 dell’ultima versione) saranno nulla in confronto all’emorragia di danaro pubblico che quest’opera fallimentare causerà. La patata bollente viene tirata di mano in mano, ma ogni mano che tocca ne rimane ustionata. Territorio devastato e consumato impunemente, partiti screditati, cittadinanza vessata e bagnata… che cosa vuoi di più dalla vita? Una Funivia? Non preoccupatevi che qualcuno ci sta già pensando. Nel frattempo il PD, il Partito Dissociato, si muove in fretta per far dire nei Consigli Comunali di Misano e Cattolica che il TRC arriverà fino a li.
 P.S. Presto si voterà per le seggiole del Consiglio Regionale. Da Rimini si stanno presentando delle persone veramente in gamba. Non lasciate che l’indifferenza vi tolga il voto, usatelo e pretendete di avere dei rappresentanti che facciano gli interessi dei cittadini e non delle partecipate. Aiutateli ad aiutarvi.
 Davide Cardone [@DadoCardone]
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