giovedì 11 settembre 2014

La "Testa di Turco" e il vero bersaglio (Putin)

Premettiamo spiegando cos’è la “testa di Turco”. In Italia, nelle feste paesane, era ed è il fantoccio col turbante oggetto del turpiloquio e del lancio di robaccia da parte dei partecipanti. Detto questo, dopo il roboante discorso di ieri notte di Obama sull’attacco all’ISIL (il non tanto misterioso Esercito Islamico del Levante), con avvertenza che però questo riguarderà anche la Siria e il suo “feroce dittatore Assad”, si capisce benissimo che il misterioso (ma, come detto, non tanto) ISIL è la “testa di Turco” in questa guerra, che ha sempre e solo un unico obiettivo: attaccare l’ “orso” di Mosca e impadronirsi, con le buone o le cattive, delle riserve energetiche. Non a caso, meno di un anno fa, il mai dimenticato Cancelliere, ricordava su queste pagine che la Siria di Assad era l’unico “tappo” che si frapponeva tra l’oleodotto/gasdotto saudita/quatariota e le coste del Mediterraneo. Nella strategia americana, l’ “opzione” sud per attaccare il nemico di Mosca, è sempre stata presente, ma la resistenza di Assad, aiutato da tutte le minoranze etniche della Siria, ha creato un grosso problema, amplificato dalla Russia che ha sempre posto il veto a un attacco alla Siria, rivelandosi leale con Assad. Ora, con la scusa dell’ISIL (vera e propria creazione mediatica e militare degli Stati Uniti), ci si riprova ma, statene sicuri, gli attacchi non saranno contro i fantomatici guerriglieri, bensì contro le postazioni dell’esercito siriano. Per capire questo non c’è bisogno di scomodare il Cancelliere. Tutto quanto ciò per arrivare, almeno del 2015, a saldare il gasdotto turco con quello saudita, divisi dal “tappo” siriano e cercare di calmare le paure dell’Europa che, quest’anno, rischia di trovarsi senza rifornimento di gas “nemico”. Infatti Putin, posto in questa condizione e costretto a difendersi su due fronti (Occidente/Ucraina, Medio Oriente/Siria e Iran), dovrà star bene attento a reagire con tempestività e decisione. Nonostante la sua notoria abilità tanto nello judo, quanto negli scacchi. Infatti, il doppio attacco che arriverà nelle prossime settimane metterà a definitiva prova le sue capacità, peraltro finora indubitabili. Per noi abitanti dell’Europa, ridotti ormai alla figura e alla consistenza degli iloti spartani, non resta che assistere all’ennesimo fronte aperto dagli Stati Uniti e dalle élites continentali di Governo, ormai completamente asservite e che si reggono solo sulla totale ignoranza e disinformazione dei propri cittadini o, meglio sarebbe a dire, sudditi. Non forse tutti, ma la grande parte. Ai restanti, non servi, è rivolto questo pezzo.

 Woland