sabato 27 settembre 2014

Inaffidabile

Ho vissuto una intera vita politica nel Pci e dintorni con il marchio dell'inaffidabile. Non avevo pedigree personale tanto meno familiare, la mia provenienza era "strana". Non avevo trascorsi nei movimenti, i covi dei tanti cattivi maestri, che aborrivo fortemente, ma per il Pci ed i suoi rimorsi borghesi erano più "affidabili" di un giovane liberista. Gambini, Piccari, Ghirardelli e Chicchi, il santone che ha imperato per oltre un ventennio, erano quelli "giusti". Ho avuto tra le tante colpe quella di non amare particolarmente i compagni bolognesi sempre pronti a darci lezioni anche turistiche. Adesso hanno smesso però ci hanno dato..Hera. I voti per le carriere arrivavano dalla Federazione bolognese, le pagelle per noi al massimo concedevano la qualifica di bagnini della politica. Se andate a fare una rivisitazione del passato le cariche assunte da riminesi, Melucci compreso, ci hanno portato fino all'anticamera del potere. Vassalli di Bologna prima e Ravenna poi. Anche da questo blog con decine di articoli, per tanti anni ho argomentato dove e come i Bolognesi ci abbiano sempre trattato come ultima colonia dell'impero. Sta crollando, l'assenza di Errani sarà dura da gestire, solo l'inesistenza di una forza d'opposizione capace di rappresentare una vera alternativa permette al renzismo non solo di campare ma prosperare indisturbato. Non credo possa durare. Il partito unico anche in un paese servile come il nostro è un azzardo. L'apertura tardiva di Grillo, appare più un segnale di debolezza che un messaggio convinto. Mi ha rasserenato invece la difesa dell'Art.18. Questa volta la rondine però deve fare primavera. Hanno cercato perfino di portarci via la nostra specialità rappresentata dal sistema dell'accoglienza. Poi ci abbiamo messo del nostro, con la mandria turistica che ha governato e rappresentato la Città sulla sabbia ed in volo sul Fellini. Se ci volessimo soffermare sul sistema infrastrutturale anche Morollino capirebbe come ci hanno trattato. Il Trc però lo ha inventato..Chicchi. Ma sentire Gnassi che si candida alla crociata contro Bologna qualche prurito lo solleva. Lui è stato beneficiato da quel sistema. Ha guadagnato un perenne benefit che non aveva ancora 30 anni. Può essere il condottiero di una sana rivoluzione? Ma lasciatelo sul Lungomare a contare i giri della Ruota. Per venti anni è stato un cavaliere servente ed obbediente è giusto voti Bonaccini. Balzani, sembra la persona più seria e convincente del mazzo. Non verrà mai eletto. Fanno sempre il giochino del poliziotto buono e quello cattivo per strappare tutti i consensi. Il Pd è l'avversario da combattere. Gnassi e Melucci divisi su tutto, sono uniti nel mantenere il sistema che li mantiene. Sullo stesso carro si trovano renziani e bersaniani, compresi i comprimari locali, quelli bravi ad andare in stazione ad accogliere il capo di domani. Chi vuole il riscatto del nostro territorio ed ambisce ad una politica nuova ed autonoma non può votare Pd. Faccia come vuole, ma non stia a casa. E' come votare Renzi/Bonaccini.