martedì 16 settembre 2014

Referendum ( anche se ti dicono che non si può)

Il Trc si può fermare. Chi lo dice? Lo dice Agenzia Mobilità, proprio l’entità che ha più interesse di tutti nel terminare la corsia per l’autobus più costoso del mondo. Fermarlo non è gratis, costa 54 milioni di euro. Sono tanti? Si sono tanti, ma a tutti sfugge il fatto che probabilmente ripagare questo debito costerebbe annualmente alla cittadinanza la stessa cifra che si spenderebbe per gestire il Trasporto Rapido Costiero una volta pronto. Con la sola differenza che interrompendo l’opera prima o poi i 54 milioni si finirebbero di pagare, mentre un TRC terminato non finirebbe mai di sanguinare denaro pubblico. Vi è anche un altro pericolo nel portare a compimento quest’opera ed è quello , già annunciato, della reiterazione dell’errore. Fiera, Misano e Cattolica sono i prossimi obiettivi, da leccarsi i baffi ( e mai il termine baffo fu più azzeccato). Provate a immaginare quanti denari della collettività verrebbero salvati fermando i sogni bagnati del PD. Poi, a parte le nuove tratte per le quali i tecnici Am stanno già affilando i righelli, solamente fermando la tratta Rimini-Riccione spunterebbero, se la previsione di 102 milioni di spesa fosse esatta, approssimativamente 48 milioni di Euro che, a norma di legge, si potrebbero spendere in mobilità, ma chiunque si sia fatto anche solo riverniciare casa sa bene come vanno a finire i preventivi di spesa. Converrebbe uscirne. Sarebbe un toccasana per i futuri bilanci dei Comuni coinvolti e forse qualcosa si guadagnerebbe in immagine visto che tutti si dichiarano anticemento, ma quel muro a Spontricciolo urla una tremenda vendetta. Perché non lo fanno e perché anche chi si professa avversario, ma appartiene sempre allo stesso sistema partitico, non si fa certo prendere dall’impazienza per fermare l’abominio TRC? Noi possiamo solo fare delle supposizioni e con le informazioni che abbiamo viene da pensare che il nodo sia l’assunzione di responsabilità. E’ pacifico che, se anche la cittadinanza si sobbarcasse economicamente l’errore, poi qualcuno dovrebbe essere obbligato a rispondere di questa brutta svista (chiamiamola così)… ma chi sono i colpevoli? Tra chi pensava alle poltroncine da occupare e chi fantasticava d’indotti probabilmente il TRC è l’emblema perfetto del pasticcio bipartisan. Tutti colpevoli, nessun colpevole, o meglio… trasversalmente nessuno vuole che il TRC si fermi per non essere costretto a fare i conti con le proprie responsabilità. Badate bene, in questo caso non esiste nessun “nuovo che avanza” perché far parte di un Parito (o allearcisi ) significa anche ereditarne le promesse. Chiedetelo al Sindaco Anticemento che è stato costretto a far costruire un Ipermercato in centro a Rimini per via di accordi che non si potevano rompere. Dunque che si fa? Non è possibile comporre una volontà politica e dunque ci si arrende? E’ questo il messaggio che vogliamo dare alle prossime generazioni? Se una cosa è sbagliata, ma inevitabile, tanto vale agevolarla? Questo messaggio ce l’avevano già lasciato in segreteria quelli prima di noi e pare non aver funzionato tanto bene. Costatare una realtà non vuol dire che non la si può cambiare. Ricordo che tempo fa il Palas, altra enorme svista per cui pagheremo, stava per essere fermato da un uomo solo e per fermare lui ci volle un emendamento su misura nel “Milleproproghe”, che rendesse legale una situazione che non lo era. Questo avrebbe dovuto abbatterlo… che cosa puoi fare se ti cambiano le leggi mentre chiedi che siano applicate? Invece, appena l’anno scorso, aveva già scoperto tutti i vizi di costruzione del TRC. Preparatissimo, certo, ma anche convinto che una cosa sbagliata è sbagliata, punto. I più chiamano questo strano comportamento Senso di Giustizia. Il TRC si può fermare. Chi ci ha provato (veramente) finora ha difettato solo in una cosa, non ha rotto il muro dell’indifferenza. Non che sia facile, non che la gente normalmente s’interessi, ma basta con singoli che rischiano personalmente. Se andate in giro a chiedere per Rimini cos’è il TRC più della metà delle persone non ha idea di come sia fatto e per dove passi. E’ normale? Sedicenti “tecnici” e politicanti con delega “a babbo morto” si devono fare da parte. La popolazione deve essere resa edotta di cosa sta succedendo e gli si deve dare la possibilità di scegliere. Referendum. Poi i Primi Cittadini si assumeranno la responsabilità di ignorare o di usare quello che la politica è nata per servire e non per dominare: la volontà popolare.
 P.S. “Tanto vale finirlo in fretta” lo direbbe solo qualcuno che non ha mangiato polvere assieme a noi. 
 Dado Cardone@dado cardone