lunedì 29 settembre 2014

L'odore della guerra

Ormai da giorni e settimane l’odore della guerra lo si annusa e respira dovunque. Siamo alla vigilia di un tentativo di innescare grandi cambiamenti nella geopolitica mondiale ed è ovvio che chi detiene ora tutto il potere si opporrà con ogni mezzo. Piano piano, all’embrione di mondo multipolare rappresentato dai BRICS, (ma non solo) si oppone chi detiene tutto il potere politico ed economico attuale (anglosassoni+ Israele). L’Europa sembra un attore ma in realtà non lo è. Lo sono solo i suoi vertici ampiamente convinti e pagati dal “Grande Fratello” di Washington. L’unico alleato utile è il grande sistema dei media, il resto non conta nulla. Meno che meno i popoli. In questo quadro di fondo, il “Partito della Guerra”, ogni giorno fa un passetto in avanti. Oggi ne ha fatti almeno due: il bombardamento di Donetsk e gli strani attacchi in Siria, miranti più a colpire lo stato siriano e poi l’Iran che non il fantasma ISIS o ISIL che dir si voglia, creato dalle Intelligence anglo-americane e ora divenuto il paravento per scatenare l’ultima (ma sarà davvero l’ultima?) guerra. Ormai si combatte dappertutto e come nel ‘14 e nel ‘39 il “nemico” viene dipinto con i colori più truci. Ieri Obama ha accusato la Russia di essere pericolosa quanto il virus dell’Ebola (!!!). Pensare che ai tempi delle buonanime di Truman, Eisenhower, Reagan, Bush ecc. ecc. era solo “l’Impero del male”!

 Woland