martedì 9 settembre 2014

Le ultime dal fronte

Se non ci fosse da piangere per quello che ci aspetta ci sarebbe da ridere: pochi minuti fa il presidente ucraino Poroshenko “ha ingiunto” all’Europa di assumere “immediatamente” le sanzioni aggiuntive contro la Russia. Le sanzioni erano state apparentemente deliberate venerdì ma “sospese” a causa della tregua nell’est ucraino e soprattutto, a causa delle sempre maggiori perplessità che la giunta di Kiev suscita nell’Europa occidentale. Quantomeno a livello di opinione pubblica, che è sempre più dubbiosa se suicidarsi per fare il piacere a Kiev, Varsavia e Washington, la quale ordina cosa fare a tutti attraverso i suoi migliori e più fedeli vassalli. Contemporaneamente uno dei caposaldi della guerra e cioè l’abbattimento del boeing (volo MH17) malese subisce un duro colpo dalla relazione preliminare degli esperti olandesi che, pur tra mille prudenze verbali, parlano di “numerosi oggetti” ad “alta forza cinetica” penetrati nell’aereo. Tradotto per i profani si tratta di proiettili di cannoni di aereo come peraltro si sapeva fin dall’inizio. Gli stessi esperti avvertono che le conclusioni finali non potranno essere tratte che tra “almeno un anno”. Anche questo tradotto per i profani vuol dire: “a guerra fatta”. Tuttavia avremo la consolazione di sapere fin d’ora che come è accaduto tante volte (il caso più clamoroso sono le armi di distruzione di massa di Saddam Hussein oppure i “massacri” nel Kosovo) faremo una guerra su presupposti totalmente falsi. In questo non ci discostiamo mai dalle buone tradizioni europee.
 Woland