mercoledì 5 novembre 2014

Il Fondo del Barile

In questi giorni centinaia di disabili assieme ai loro familiari saranno a Roma per manifestare contro gli ennesimi tagli alla sanità, in particolare al Fondo per la non autosufficienza. Ennesima beffa di questo governo, il cui premier ha fatto della parola “cambiamento” emblema della sua campagna elettorale. E come cambia? Perpetrando tagli a sanità e istruzione. I due must dei tagli ormai da tempo immemore. Conseguenza diretta di questa ennesima stretta alla cinghia, sarà ovviamente la riduzione del fondo regionale per la non autosufficienza. Il portale del servizio sanitario dell'Emilia Romagna riporta che “la priorità del fondo regionale per la non autosufficienza è il sostegno diretto ed indiretto della domiciliarità con l’obiettivo di potenziare i servizi e supportare le risorse proprie di ogni persona, della rete familiare, della comunità, per mantenere quanto più possibile la persona non autosufficiente nel suo contesto abituale, tra i propri cari”. La gestione di un disabile comporta energie fisiche ed economiche che uno stato che si dica sociale deve garantire, ed è riconosciuto da studi internazionali che il miglior stile di vita che si possa dare ad un disabile è quello all'interno del proprio ambiente familiare e sociale. Questi tagli aggraveranno le già difficili situazioni di tante famiglie, molte delle quali saranno costrette a presentare domanda per un posto in RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale) con il conseguente distacco dall'ambiente familiare. Oltre alla responsabilità morale di cui probabilmente i nostri governanti non si rendono conto, si pongono anche due problemi di carattere pratico-economico. Innanzitutto le RSA, che sono strutture a gestione pubblica, seppur a pagamento, già oggi non sono in grado di assorbire le numerose domande di accesso. In seconda battuta queste strutture costano alle famiglie dei disabili circa 50euro al giorno di “retta”. Quindi, questa azione del governo va ancora verso la direzione di una malcelata privatizzazione della sanità. E come sempre saranno le fasce più deboli a subirne le conseguenze più pesanti. Ci auguriamo che i cittadini lo ricordino quando entreranno nelle urne il prossimo 23 novembre.
 Raffaella Sensoli Candidata alle Elezioni Regionali 2014 per il MoVimento 5 Stelle