mercoledì 5 novembre 2014

Se Podemos...facemos

Un terremoto politico rischia di far saltare le fondamenta del bipartitismo spagnolo. Nato appena otto mesi fa, il movimento anti-casta Podemos è già il primo della classe. Stando al sondaggio pubblicato sul El Pais, raccoglierebbe il 27,7 per cento dei consensi. Un punto e mezzo in più rispetto ai socialisti del neoleader Pedro Sánchez e un vantaggio di 7 punti sui popolari del premier Mariano Rajoy, fermi al 20,7 per cento, contro il 44 delle ultime politiche. Una scossa ed una vera rivoluzione che (sembra) essere il copiaincolla di una analoga iniziativa italiana ancora funzionante ma in fase di stanca emozionale ma presente in viaggi premio, studio e ringraziamento dal tour operator Affronte. Il Gruppo.. spagnolo è guidato da politologi e sociologi sotto la leadership indiscussa del docente universitario Pablo Iglesias. Dal maggio scorso parlamentare europeo insieme a un agguerrito gruppo di altri quattro rappresentanti della stessa formazione. Hanno, prima, saputo realizzare una diagnosi perfetta dei mali della Spagna e con..un utilizzo magistrale della rete hanno ampliato la base del consenso. Qui finiscono le pur evidenti analogie con il MoVimento di Beppe Grillo ed iniziano le lodevoli differenze che, forse, permetteranno un proseguimento della loro attività politica diventando la forza che governerà il paese..magari non da sola. Quando si sono gettati nella mischia ed apparsi le prime volte alla ribalta, non avevano una struttura, ora hanno oltre 200 mila..affiliati. Le iscrizioni avvengono on line, senza l'obbligo di versare una quota. Iglesias ha acquisito un’enorme notorietà nel corso dell’ultimo anno grazie alla frequente partecipazione a programmi tv di dibattito politico,affrontando a viso aperto i rappresentanti dell’odiata “casta”. Ha (sempre) detto che l'obiettivo dei Podemos era quello di «andare al potere». Nessuno di loro pensava ad un successo così travolgente, dovuto anche ad alcuni parametri pericolosi che però fanno della Spagna un paese messo leggermente meglio del nostro. L'apparato burocratico funziona, i servizi anche, la crisi ha però decimato imprese e cittadini, il debito pubblico è alto, ma l'impressione è che ce la possano fare. Il sistema postfranchista si sta sgretolando sotto i colpi della nuova formazione, rimane ancora il partito socialista che ha una lunga ed ammirevole tradizione di governo. Gli scandali che hanno portato la magistratura a colpire in tutte le parti senza sconti ed eccezioni clamorose, li sta aiutando nell'ascesa. Il Pp di governo sta crollando, i loro democristiani non si riciclano in..Renzi. Un personaggio di primo livello come l’ex ministro dell’economia ed ex direttore dell’Fmi Rodrigo Rato è stato travolto dal caso delle carte di credito in nero di Bankia distribuite tra alti funzionari e consiglieri di amministrazione per sostenere spese personali fuori controllo, dagli acquisti di gioielli e automobili alle vacanze da sogno. L’ex ministro dell’Interno di Aznar, Ángel Acebes, poi nominato da Rajoy segretario generale del Pp, coinvolto nello scandalo dei finanziamenti in nero del partito, per il quale è già in carcere l’ex tesoriere del Pp Luis Bárcenas. Non voglio trarre conclusioni affrettate ma impietose. Sono troppi i punti comuni così come le intelligenti e necessarie distinzioni politiche per non capire che i Podemos vogliono governare non..apparire.

P.S.
Non risultano apparentamenti europei con altri..Farage.