lunedì 18 novembre 2013

C' Eravamo Tanto Amati

Prologo
"Mussoni vorrebbe che tutto il mondo concordasse supinamente con le ipotesi degli imprenditori balneari", dichiara Biagini Sdelegato. A Mussoni rinfaccio la tendenza a interpretare sul politico e sul personale anche le ipotesi di dubbio, come se l'assessore Biagini (terza persona) potesse decidere a suo piacimento orientando con la sua opinione le maree. Il mondo è un po' più complicato rispetto alle sue convinzioni. E comunque, conclude l'assessore, Mussoni può comunque far valere le sue ragioni nelle sedi competenti "se ritiene così macroscopico l'errore delle istituzioni e fonte di danno per le imprese". Risponde MussoniOasi, capo cartello della vendita/regalo delle spiagge assieme a Confesercenti, la potente Cna ed i due partiti inciucianti:  Prendiamo atto, che anche la Confesercenti condivide, e oggi motiva con pareri legali, la nostra posizione. Speriamo che ciò renda più solida la possibilità di far comprendere al Comune di Rimini che potrebbe essersi sbagliato. Ovviamente confermiamo pienamente la nostra convinzione: l’autorizzazione paesaggistica non è necessaria. Biagini dice che fino ad oggi nessuno aveva sollevato questo problema. Mi spiace che, così giovane, abbia già poca memoria. Infine, l’Assessore Biagini si chiede se ci sono sentenze in merito. Noi rovesciamo la questione: deve essere il Comune ad essere certo di applicare le regole in modo corretto, dopo averle attentamente studiate e magari essersi confrontato con le categorie". Una decisione, spiega Mussoni, che resta comunque più politica che giuridica. "Vedremo se ora la categoria, ritrovatasi in maniera compatta sulla posizione di OASI Confartigianato, saprà convincere l’Amministrazione a riflettere meglio". Auspicando dall'assessore un atteggiamento diverso da quello di preclusione di due anni fa.

C'eravamo tanto amati.
 L'idilio era scoppiato con l'elezione di Gnassi, forse il più grande errore politico, culturale, strategico e perfino balneare. Le categorie lucranti sul mare negli anni si erano appoggiate lobbisticamente ai protettori di turno, senza guardare troppo colore ed origini. Con gli eredi del comunismo non si erano mai prese. I più vecchi come Mussoni si ricordano di quando il Pci voleva nazionalizzare anche l'arenile per poi trasferirlo ad..Hera. Ritorniamo ai nostri e loro tempi. L'idillio è stato breve almeno a Rimini. Dopo l'autodemolizione del tendone e tettoia dell'Ex Mio Circolo Nautico di Viserba, qualche furbetto sdelegato pensava che avesse risolto il problemino (suo) di un Presidente sgradito. La procura di Rimini aveva iniziato una doverosa ricognizione dello stato clamoroso delle illegittimità autorizzative presenti sulla spiaggia. Devo ammettere che dopo un inizio furioso, la tempesta delle bindelle si è presto esaurita. Le ragioni? Vogliono contrabbandare una presunta autorizzazione ambientale come legittimante titoli edilizi che non ci sono, in quanto nessuno li ha mai rilasciati. Ma questo è un versante sul quale si sorvola. I Ponti in una notte dei miracoli consiliari si trasformano, le delibere si camuffano, nessuno protesta. In parte, molta, perchè poco capiscono e soprattutto hanno sempre fatto finta di opporsi. Ci sono ancora i Cda pieni di debiti delle Fiere/Palas per ricordare gli impegni dell'inciucio locale. Le categorie ci sono tutte e sembrano contente, tanto paghiamo noi. Siamo al lancio degli ombrelloni. Il Biagini non sdelegato ma omonimo e bravissimo avvocato della compagnia di Mussoni ha trovato un "cavillo" per il quale la spiaggia non sarebbe tutelata ambientalmente al punto che non ci vogliono i pareri obbligatori della Sovrintendenza. Per me siamo alla follia interpretativa. Dal Comune di Rimini ci si può aspettare di tutto, ma questa volta... abbiamo pisciato molto fuori dal vaso dei..bagnini.