venerdì 22 novembre 2013

Cinquanta+ Quindici ????

Il popolo non vota più per la sinistra. La straordinaria affermazione, nei sondaggi, di Le Pen a discapito dei socialisti francesi, rappresentanti di una sinistra che rispetto alle parrocchie democrat è rivoluzionaria, ha fatto scattare l'allarme in quasi tutta l'Europa. In Italia tutto tranquillo. Il Pidi conta di recuperare consensi con un democristiano. In questi anni è accaduto uno spostamento, quasi repentino, dei voti. In Italia la sinistra ha cominciato ad accusare il colpo negli anni Novanta, quando scoprì all'improvviso che gli operai del nord, addirittura anche quelli iscritti alla Fiom, il sindacato dei metalmeccanici della Cgil, votavano Lega. C'era da riflettere e molto, almeno dalle parti instabili degli eredi del più grande partito dei lavoratori dell'occidente. Alle ultime elezioni politiche, nuovo sbigottimento: il primo partito del voto operaio non è stato il Pd, bensì il Movimento5 Stelle, seguito dal Pdl, primo fra le casalinghe, anche loro popolo, mentre al Pd è andato solo il terzo posto. Il populismo di sinistra, quello sindacale e politico in grado di rappresentare diritti e bisogni dei lavoratori si è trasformato in "quasi" disprezzo per poveri, emarginati, cassintegrati, precari. Garantire i garantiti: lavoro pubblico e pensionati. La nascita dell'ennesima fregatura in salsa democratica è prodromo di un altro fallimento. Ci siamo stancati di ripetere che Renzi è uno specchietto moderato per allodole di centro. Era un candidato eccellente per una destra liberale depurata da venti anni di berlusconismo. Per fare una concorrenza al rialzo con il MoVimento dovevano forzare idee e programmi di natura quasi eversiva rispetto al disastro dei governi dell'inciucio. Sentire Renzi accusare Grillo di apparentamento d'interessi con Berlusconi è un insulto ed un invito al fanculo. Si dimentica che non è nemmeno in grado di cacciare un ministro come merita, sono sotto schiaffo quirinalizio e rompono le palle nostrane con queste battutine? La riduzione dei sindacati a mere figurine nemmeno strategiche può accontentare quelli governativi per definizione, ma non può essere il destino della Cigielle. Gli scioperi sono ormai decisi autonomamente dai milioni di persone che non hanno più il lavoro. Vengono indetti per tutelare i pochi che ancora credono di averlo. E' una situazione comica nella sua drammaticità. Non ne ho voglia di atterrare su Rimini. I commercianti del Centro Storico vogliono salvare il Fellini, per salvarsi. Da un pò non si vede più un russo, non solo per le colpe dei padroni dello scalo, capaci di regalare ai cittadini 50+15 milioni di debito, ma per la querelle Russia- Ucraina destinata  diventare bellicosa con l'ingresso, per ora stoppato, nella Ue. Presto arriverà un articolo del Cancelliere per spiegarne le ragioni. Con la Russia la situazione si sta aggravando, tra poco il Ponte Sfiga può diventare un ponte bellico realmente. E' stata rispolverata una domanda inquietante: perchè la sinistra è antipatica ai poveri e perchè i poveri, la grande maggioranza del Paese, la guardano con disprezzo? La risposta riminese, ben conosciuta da tutte e quattro le fotocopie locali, con l'allegato Sito Curiale di complemento seminarile, dovrebbe portare alla pubblicazione del reddito complessivo delle Due famiglie che lucrano ventimila euro al mese...con la politica. E' una delle ragioni, forse la più importante. Sul Ponte ci possiamo mettere d'accordo con...Camporesi. A Parma il MoVimento ha stravinto per un biodigestore, a Rimini voleranno... via.

P.S.
Le parole del Dott.Giovagnoli non sembrano auguri di...Buon Natale