martedì 19 novembre 2013

Errata Corrige e Corriere

Altra puntata de: e poi si chiedono perchè togliere il finanziamento pubblico ai giornali.
 Oggi, dopo tanto tempo, riscrivo di quel fondo per gabbia di criceto che è il Corriere di Rimini. Era un pezzo che non ne parlavo, un po' perchè lo ritenevo inutile, visto la tiratura inferiore al blog di un'adolescente che parla dei suoi brufoli e visto anche che, se continuano con questa professionalità, si elimineranno da soli anche continuando a prendere i finanziamenti pubblici. Belle le serate a teatro con Gramellini e Calabresi, ma poi nella realtà se voglio ascoltare una comare abito già in un condominio affollato e non spendo di certo un cent per gente che scrive falsità e non le ritratta. Poco tempo fa è successo a Walter Moretti che si è letto a mezza pagina come già pagato da AM, ma restio a farsi abbattere. Il Buon Walter ha fatto presente, peraltro con maggiore cortesia di quanto gli fosse stata usata, ad un rappresentante del suddetto giornale l'errore in cui erano incorsi, tra l'altro favorendo lo stesso giornalista con il punto di vista privilegiato del suo terrazzo sulla scena degli abbattimenti TRC. Pensate che ci sia stata errata corrige? Figuriamoci. Il Pubblico dovrebbe pagargli qualche kilo di inchiostro in più per consentirgli le rettifiche, perchè, con quello che hanno, non riescono ad applicare la legge 69 del 1963 ne la Carta dei Doveri del Giornalista che definisce l'obbligo di rettifica come diritto inviolabile. Ma la mia indignazione di oggi non deriva da questa ennesima professione di dilettantismo e neanche da quella più antica per cui Giulia Sarti è stata accusata, per fare il titolo da Novella 2000, di incitare all'evasione fiscale. Oggi ho gli zebedei notevolmenti vorticanti per l'accusa di caduta di stile rivolta a Luigi Camporesi che, secondo la Redazione di Regime, avrebbe preso per il culo Fraternali in Commissione per la sua stazza. Caduta di stile di Camporesi (M5S) che scherza sulla "stazza" di Fraternali (PD) Questo il sottotitolo con cui forse dovevano farsi perdonare di aver dovuto dire la verità sui fondi regionali incerti per la ciclabile soppalcata, che non più tardi di giovedì veniva citata da Agosta tra i successi PD. Da come le righe del giornale lasciano intendere Luigi Camporesi avrebbe gratuitamente preso in giro Abramo Fraternali per le sue dimensioni. Questo è semplicemente falso e lo è può essere per una serie di ragioni. Perchè dovevano fare un favore al Sindaco ( e nelle prossime righe capirete perchè) Perchè gli mancava un pezzo di informazione, problema che si risolve normalmente chiedendo a tutti i protagonisti della notizia. Non erano sul posto o lo erano parzialmente ed hanno scritto secondo quanto gli era stato riportato senza verificare. Non sono capaci di fare i giornalisti (spiegazione che le riassume tutte) Ciò che è veramente successo è questo: durante il Consiglio Tematico sul ponte di Via Coletti il Sindaco si è permesso, nemmeno per la prima volta, di prendere in giro uno spettatore che, sì, è anche un attista del M5S. L'ha fatto pubblicamente invitandolo ad usare la pista ciclabile per via della sua forma fisica. Ed era questa l'origine delle parole di Camporesi. Non stava prendendo in giro Fraternarli, ma gli stava riferendo, durante una discussione con il Consigliere Morolli 105, il comportamento del suo Sindaco rispetto alle persone in sovrappeso. Per la precisione le parole di Camporesi sono state: "Consigliere Fraternali, lei va in bicicletta? No, perché a vedere dal suo fisico lei non sembra andare in bicicletta. (pausa) Ecco Consigliere Morolli, queste sono le risposte che il nostro Sindaco da in Consiglio Comunale a chi pone delle domande. Si vergogni e stia in silenzio. Si taccia e stia in silenzio da adesso fino alla fine del mandato amministrativo". Tra la frase a Fraternali e la spiegazione della medesima c'è stata una pausa per usare l'indignazione ad esemplificazione del comportamento in consiglio. Certo che per capirlo bisognava seguirla tutta la discussione. Questo è quanto. Nell'appuntamento al teatro Novelli durante il Blogfest, citato all'inizio di questa nota, Mario Calabresi ha simpaticamente raccontato di come avesse impedito ai suoi giornalisti di far uscire una notizia perchè la rete era una fonte incerta. Morale della favola: la notizia deve essere verificata prima di essere pubblicata. Più che spiegarlo al Novelli avrebbe dovuto farlo nella redazione del Corriere, che a quanto pare considera il PD fonte sempre attendibile.
 P.S. 
E firmateli sti articoli così so chi devo mandare quel paese.

davide cardone