venerdì 8 novembre 2013

L'Immagine di Gnassi

Finalmente ci hanno assegnato il podio più alto in ..qualche cosa. Non è una grande vittoria anzi dovrebbe leggermente riempire di vergogna gli interpreti di questa impresa, se non altro pensando in quale situazione miserabile versi il Paese del quale loro sono stati imprudentemente chiamati a governare un Comune, il nostro. Sessantamila euro spesi in rappresentanza, ma di chi? Mentre due normali cugini romagnoli hanno speso cifre modestissime attorno ai 3/4 mila euro, che sono sempre delle abbuffate di tartine, pasticcini e bevute alla nostra salute, il Comune Gnassi si comporta da sborone, nel 2011 ha speso infatti 59.387,06 euro. I 18 Comuni della provincia ravennate hanno speso in totale meno di Rimini. In totale i 27 comuni riminesi hanno speso oltre 105mila euro, stessa cifra di quanto speso dalle province di Forlì-Cesena e Ravenna messe insieme. Valicando i confini romagnoli, Bologna ha speso appena 2.081 euro, mentre in regione solo il Comune di Parma è riuscito a fare meglio, o peggio, con una spesa di oltre 121mila euro, anche per questa ragione hanno vinto i grillini. L’esame delle spese di rappresentanza relativo al 2011 è stato effettuato dalla Corte dei Conti che ha quindi pubblicato i risultati, definendo spese di rappresentanza quelle «effettuate allo scopo di promuovere l’immagine o l’azione dell’ente pubblico, mediante attività rivolte all’esterno. Una definizione che consente ampia discrezionalità ai Comuni stessi che per la prima volta hanno dovuto presentare i rendiconti per la verifica. Dalle indagini svolte dalla Corte dei Conti sono emerse diverse irregolarità a livello regionale. Spese per pranzi istituzionali, per il rinfresco di Natale, per acquisto di omaggi, spese sostenute per l’acquisto di mimose in occasione della festa della donna, per l’invio di opuscoli informativi e di altre pubblicazioni, necrologi e telegrammi, acquisto di biglietti da visita per sindaci e assessori, spese per le trasferte degli amministratori. Quelle a Roma per il Lungomare sono esentate. Che morale possiamo trarre da queste notizie, per la loro natura ed anche per la dimensione delle stesse rappresentano la misura di quanta sia la distanza dai cittadini. La casta pur impaurita dalla crescita impetuosa del MoVimento, resiste, ha concesso l'indifendibile, rimangono delle scandalose prerogative. Del finanziamento pubblico, questa farsa governativa non ne parla più, le province rimangono ancora per cinque anni, ogni regione controllata è un verminaio di spese e ruberie. Abbiamo parlato del 2011, secondo me nel 2012 si sono migliorati, per esplodere nel corrente anno. Intanto per non deludere le classifiche hanno sbagliato anche i conti del Ponte Sfiga, il leasing del Bailey ci costa finora 2,5 milioni, possono fare meglio, pensando che hanno speso 17 milioni per lasciare il Seminario all'Alto proprietario, possiamo tirare un sospiro di sollievo. Il Delegato ai Ponti inizia la sua opera di vigilanza alle 7,45, fa una lunga pausa e ritorna al pomeriggio, lo volevo avvertire che ieri alle 16,05 la colonna delle auto arrivava fino all'ultimo negozio cinese di Rivabella. I cittadini in fila, si fermavano da Rinaldini, accendevano correttamente i lampeggianti, caffè+piada dei morti e riprendevano la marcia. Siamo solo all'inizio. Non vogliano usare le truci parole del Berlusca ma la Via Coletti è una camera..a gas

P.S.
Ass. Biagini non le aveva lasciato un biglietto l'On. Arlotti per informarla che il Ponte cadeva?